L'industria vinicola portoghese punta a 1,2 miliardi di euro di esportazioni entro il 2030 con una spinta globale di 8 milioni di euro

ViniPortugal, l'associazione responsabile della promozione dei vini portoghesi a livello internazionale, ha annunciato un investimento di 8,07 milioni di euro nel 2026 per potenziare la presenza globale della sua industria vinicola. Il piano è stato presentato questa settimana al Pavilhão Multiusos de Almeirim, nel distretto portoghese di Santarém. Frederico Falcão, presidente di ViniPortugal, ha illustrato l'obiettivo principale: raggiungere 1,2 miliardi di euro di esportazioni di vino entro il 2030. Ha sottolineato che la strategia non è solo quella di aumentare il volume delle vendite, ma anche il prezzo medio di vendita, che considera essenziale per la sostenibilità a lungo termine del settore.

Falcão ha spiegato che il mercato internazionale del vino sta attualmente affrontando sfide significative. Nel 2024, il consumo globale di vino è sceso al livello più basso dal 1961, mentre la produzione non è diminuita allo stesso ritmo. Questo squilibrio ha portato a un'eccedenza di vino sul mercato, intensificando la concorrenza ed esercitando una pressione al ribasso sui prezzi. Di conseguenza, i produttori di vino portoghesi hanno avuto difficoltà ad aumentare il valore delle loro esportazioni nel 2025.

Nonostante questi ostacoli, ViniPortugal rimane ottimista sulle prospettive future. L'associazione prevede un graduale miglioramento a partire dal 2027, poiché diversi grandi Paesi produttori di vino - tra cui Stati Uniti, Cile, Argentina, Francia, Spagna e Australia - stanno riducendo le superfici vitate. Questa riduzione dovrebbe allentare le pressioni sulla produzione globale e portare maggiore stabilità al mercato, con potenziali benefici per gli esportatori portoghesi.

Una parte significativa dei nuovi investimenti della ViniPortugal sarà diretta verso il Brasile. Il Portogallo è già il secondo esportatore di vino in Brasile per volume, dietro solo al Cile. Falcão ha osservato che i consumatori brasiliani hanno risposto bene ai precedenti sforzi promozionali e vede un ulteriore potenziale di crescita se si riducono le barriere commerciali. Ha espresso la speranza che i progressi di un accordo commerciale tra il Mercosur e l'Unione Europea possano ridurre le tariffe di importazione del 27%, rendendo i vini portoghesi più competitivi in Brasile.

Gli Stati Uniti sono un altro obiettivo chiave per l'espansione. Sebbene il consumo complessivo di vino in questo Paese sia rallentato di recente, Falcão ha sottolineato che i vini portoghesi detengono ancora una piccola quota in molti Stati con un elevato potere d'acquisto. L'associazione prevede di realizzare campagne mirate per attirare nuovi consumatori americani.

La strategia di ViniPortugal per il 2026 prevede un totale di 83 attività promozionali in tutto il mondo. Si tratta di 25 eventi, 53 iniziative educative, otto fiere internazionali, 15 azioni promozionali e dieci campagne di comunicazione. L'associazione prevede inoltre di rafforzare le partnership con opinion leader, influencer e media specializzati per massimizzare l'impatto di eventi, formazione, comunicazione e promozione.

Uno dei punti salienti dell'agenda del prossimo anno è la maggiore presenza del Portogallo a Wine Paris, una delle principali fiere del vino in Europa. Il Paese invierà 151 produttori e occuperà uno spazio di 969 metri quadrati, con un aumento del 26% rispetto al 2025. In questo modo il Portogallo sarà il terzo espositore dell'evento dopo Italia e Spagna.

Nel corso della sua presentazione, Falcão ha ribadito che l'aumento del prezzo medio all'esportazione resta al centro dell'approccio della ViniPortugal. Ha sottolineato che l'attenzione alla qualità e alla differenziazione continuerà a guidare gli sforzi per rafforzare la posizione dei vini portoghesi sui mercati internazionali.