Le esportazioni di vino italiano scendono del 2,2% a 5,7 miliardi di euro, mentre il mercato statunitense cala del 13% a settembre

I produttori devono far fronte a una crescente pressione dovuta al calo dei prezzi e alla debolezza della domanda, nonostante i guadagni in Germania, Francia e Paesi Bassi

22-12-2025

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Italian Wine Exports Fall 2.2 Percent to €5.7 Billion as U.S. Market Drops 13 Percent in September

Continua il calo delle esportazioni di vino italiano nel 2025: gli ultimi dati Istat, analizzati da WineNews, mostrano un calo sia in valore che in volume fino a settembre. Il valore totale del vino italiano esportato nel mondo ha raggiunto i 5,7 miliardi di euro nei primi nove mesi dell'anno, con un calo del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo dato segna un'accelerazione del trend negativo registrato all'inizio dell'anno, visto che già ad agosto si era registrato un calo dell'1,9%. In termini di volume, le esportazioni hanno raggiunto 1,5 miliardi di litri, con un calo più contenuto dello 0,9%, suggerendo che i prezzi stanno scendendo mentre i produttori cercano di adattarsi alla domanda più debole.

Il mese di settembre 2025 è stato particolarmente impegnativo, con un valore delle esportazioni in calo del 9,6% rispetto a settembre 2024, per un totale di 659,5 milioni di euro nel mese. Gli Stati Uniti rimangono il principale mercato di esportazione del vino italiano, ma hanno registrato un calo significativo: le esportazioni verso gli USA sono state valutate a 133,2 milioni di euro nel settembre 2025, rispetto ai 153,1 milioni di euro del settembre 2024, con un calo del 13%. Nei primi nove mesi dell'anno, le importazioni statunitensi di vino italiano sono state pari a 1,35 miliardi di euro, in calo del 4,1% rispetto all'anno precedente. In volume, le spedizioni negli Stati Uniti hanno raggiunto i 256,8 milioni di litri, con un calo di circa il 2,3%.

La Germania ha fornito alcune notizie positive per i produttori di vino italiani. Secondo mercato di esportazione dell'Italia e primo partner europeo, la Germania ha importato vino italiano per un valore di 843,1 milioni di euro fino a settembre, con un aumento del 2,1% rispetto all'anno scorso, grazie alla forte performance degli ultimi mesi.

Il Regno Unito ha mostrato un leggero miglioramento rispetto ad agosto, ma ha comunque registrato un risultato negativo: le importazioni sono state valutate a 587,6 milioni di euro, in calo del 2,3% rispetto allo scorso anno.

Il Canada, che all'inizio dell'anno era stato uno dei punti di forza delle esportazioni italiane di vino, ha subito una brusca inversione di tendenza nel mese di settembre. Dopo aver registrato un aumento annuale di oltre l'11% fino ad agosto, le importazioni canadesi sono diminuite di oltre il 5% nel solo mese di settembre, portando il totale dei primi nove mesi a 318,1 milioni di euro.

Anche altri mercati chiave hanno mostrato risultati contrastanti. La Svizzera ha importato vino italiano per un valore di 275,4 milioni di euro fino a settembre, con un calo del 4,2%. La Francia ha aumentato le sue importazioni del 4,4%, raggiungendo un valore di 235,5 milioni di euro, mentre i Paesi Bassi hanno registrato un aumento ancora più marcato dell'8,6%, per un totale di 185,5 milioni di euro.

Le importazioni del Belgio sono diminuite di poco più del 4% a settembre, dopo essersi mantenute stabili all'inizio dell'anno, per un valore totale di 158,7 milioni di euro nel 2025.

La Svezia ha registrato risultati positivi con un aumento di oltre il 6%, raggiungendo quasi 143 milioni di euro di importazioni dall'Italia.

Il Giappone rimane il principale mercato asiatico dell'Italia, ma ha continuato la sua tendenza al ribasso con un calo annuale di circa l'8%, per un totale di poco più di 134 milioni di euro.

La Russia ha registrato uno dei cali più consistenti tra i principali mercati: le importazioni sono diminuite di quasi un terzo rispetto all'anno precedente, raggiungendo solo circa 134 milioni di euro.

Anche l'Austria ha ridotto i suoi acquisti di quasi l'8%, arrivando a poco più di 109 milioni di euro.

L'Australia è rimasta leggermente positiva con poco più di 56 milioni di euro di importazioni dall'Italia.

La Cina ha continuato a faticare come destinazione di esportazione del vino italiano: le importazioni sono calate di oltre un quarto rispetto allo scorso anno e si sono attestate a poco meno di 47 milioni di euro.

Tra i mercati asiatici, solo la Corea del Sud ha registrato un miglioramento, seppur lieve, con un aumento delle importazioni inferiore all'1% e pari a circa 37 milioni di euro.

Il Brasile ha registrato un andamento sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente, con importazioni pari a poco più di 31 milioni di euro.

Il quadro generale per le esportazioni di vino italiano rimane difficile, in quanto la domanda internazionale si attenua e i prezzi scendono in risposta all'indebolimento dei consumi all'estero. Il calo arriva nonostante l'abbondante vendemmia di quest'anno in Italia e l'aumento delle scorte nelle cantine del Paese.

Sebbene vi siano alcuni segnali positivi da Germania, Francia e Paesi Bassi, questi guadagni non sono sufficienti a compensare le perdite altrove, soprattutto in Nord America e in Asia, lasciando molti produttori italiani preoccupati per le loro prospettive di ripresa mentre si avviano verso l'ultimo trimestre dell'anno e guardano a nuove strategie per i mercati internazionali.

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