09-12-2025
Le aziende vinicole di tutti gli Stati Uniti si trovano ad affrontare una sfida importante, in quanto le scorte di vino hanno raggiunto proporzioni storiche. A metà del 2025, le stime indicano che le aziende vinicole detengono quasi il 30% di vino in più rispetto a quello che il mercato potrebbe assorbire a prezzi remunerativi. Questo eccesso, che si traduce in circa 84 milioni di casse o in una quantità sufficiente a riempire oltre 10.000 piscine standard, è il risultato di un calo del consumo di vino iniziato nel 2022 e proseguito fino al 2025.
La situazione ha messo a dura prova sia le cantine che i viticoltori. Molti produttori hanno più vino in bottiglie, cisterne e botti di quanto riescano a venderne tempestivamente. Il costo della conservazione di queste eccedenze vincola le risorse e costringe alcune cantine a scontare i loro prodotti, erodendo il valore del marchio e facendo scendere ulteriormente i prezzi. Anche i viticoltori sono stati colpiti duramente, poiché la riduzione della domanda di uva ha portato a centinaia di migliaia di tonnellate di frutta non raccolte durante la stagione 2025.
La causa principale dell'attuale eccesso di offerta è un calo sostenuto delle vendite di vino in tutti i canali e punti di prezzo. Secondo i dati del NIQ, nel terzo trimestre del 2025 le vendite al dettaglio sono diminuite del 5% rispetto all'anno precedente, sia in valore che in volume. Gli esaurimenti, che misurano le spedizioni dai distributori ai dettaglianti, sono calati ancora di più, del 7% in termini di fatturato e del 10% in termini di volume. Anche le spedizioni dirette al consumatore sono diminuite, con alcune fonti che riportano cali del 21% in volume rispetto all'anno precedente.
Le esportazioni non hanno dato sollievo. Le spedizioni verso i mercati esteri sono diminuite di un terzo in valore nei mesi di luglio e agosto 2025, con un crollo delle esportazioni canadesi del 94% a causa dei divieti provinciali in vigore sulle importazioni di alcolici americani. Tali divieti rimangono in vigore nella maggior parte delle province canadesi.
Il mercato viene ora descritto come biforcato al livello di prezzo di 15 dollari. I vini al di sopra dei 15 dollari hanno registrato un calo modesto, pari solo all'1% in volume, mentre quelli al di sotto dei 15 dollari hanno subito un calo molto più marcato, pari al 6% sia in valore che in volume. I vini a marchio privato stanno guadagnando quote di mercato, ma questo non è stato sufficiente a compensare il calo più ampio.
L'eccesso di scorte ha costretto a una dolorosa correzione dell'offerta. La California, che produce la maggior parte delle uve da vino americane, nel 2025 ha registrato il raccolto più scarso del secolo. Gli esperti del settore stimano che siano stati pestati meno di 2,5 milioni di tonnellate, rispetto alla media di oltre 4 milioni di tonnellate registrata a metà degli anni 2010. Questa riduzione è stata determinata dalla debolezza della domanda, dalle difficili condizioni climatiche e dall'ampia rimozione di vigneti - quasi 40.000 acri sono stati tolti dalla produzione tra l'ottobre 2024 e l'agosto 2025.
Nonostante questi sforzi per ridurre l'offerta, le scorte rimangono elevate rispetto alle vendite. L'attuale rapporto inventario/vendite è di circa 1,5, ovvero poco più di 18 mesi di offerta agli attuali tassi di vendita. Storicamente, un mercato equilibrato ha mantenuto un rapporto più vicino a 1,25 (circa 15 mesi). Il livello ideale delle scorte oggi è più basso di quello che si registrava quando le vendite erano in crescita; con un consumo in calo ad un tasso annuo stimato del 3%, le cantine dovrebbero avere a disposizione più 298 milioni di casse che non i 382 milioni attuali.
Guardando alla vendemmia del 2026, le proiezioni indicano che la sottoproduzione contribuirà a riportare le scorte in equilibrio. Se la produzione californiana rimarrà modesta e le vendite si stabilizzeranno o diminuiranno solo in misura modesta, il rapporto scorte/vendite potrebbe scendere a circa 15,5 mesi entro la metà del 2026, un miglioramento significativo ma ancora superiore ai livelli ideali. In scenari più ottimistici, con raccolti ancora più ridotti o vendite stabili, le scorte potrebbero avvicinarsi all'equilibrio o addirittura ridursi.
Tuttavia, vi è una notevole incertezza sulla velocità con cui il mercato si correggerà. I dati sulle dimensioni finali della vendemmia 2025 non saranno disponibili prima di marzo, rendendo difficili le trattative di inizio anno tra produttori e cantine. Il contesto economico aggiunge ulteriore complessità: il sentimento dei consumatori rimane basso a causa dell'inflazione e dell'incertezza politica, e gli aumenti salariali non hanno compensato completamente l'aumento dei costi per molte famiglie.
Per i viticoltori le prospettive sono contrastanti. Se da un lato la domanda di uva dovrebbe migliorare con il ridursi delle scorte, dall'altro i continui espianti di vigneti significano che l'anno prossimo ci sarà meno capacità di produrre uva. Alcuni analisti avvertono che se la domanda dovesse riprendersi più velocemente del previsto o se i raccolti dovessero essere interrotti da condizioni meteorologiche o malattie, la carenza potrebbe emergere già l'anno prossimo.
Si consiglia alle aziende vinicole di monitorare attentamente i dati di mercato e di non aspettare troppo prima di stipulare contratti per la prossima stagione. I coltivatori di varietà interessanti sono incoraggiati a continuare a coltivare, se possibile, fino a quando non ci sarà maggiore chiarezza sulla domanda e sui prezzi. Chi ha viti improduttive o terreni marginali potrebbe dover prendere in considerazione usi alternativi.
Il percorso di riequilibrio dell'industria vinicola statunitense dipenderà dalla rapidità con cui i consumi si stabilizzeranno e dall'efficacia con cui i produttori riusciranno a gestire le riduzioni dell'offerta senza danneggiare la brand equity a lungo termine o il potenziale di vendita futuro. Per il momento, sia le aziende vinicole che i coltivatori devono prendere decisioni difficili per affrontare uno dei periodi più difficili a memoria d'uomo per la produzione vinicola americana.
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