05-12-2024

Nella prima metà del 2024, le esportazioni di vino degli Stati Uniti sono cresciute dell'8,3% in volume e del 6,7% in valore, raggiungendo 114,7 milioni di litri e 647 milioni di dollari, secondo i dati delle dogane statunitensi. Tuttavia, il prezzo medio è diminuito dell'1,5%, attestandosi a 5,64 dollari al litro. Questa crescita si confronta con il primo semestre più debole in termini di volume dal 1997 e con le entrate più basse dal 2010.
Le performance mensili sono variate in modo significativo, con forti aumenti da febbraio a giugno dopo un inizio d'anno difficile, caratterizzato da cali significativi. Tra le categorie, il vino imbottigliato è rimasto il principale esportatore, rappresentando il 51,4% del volume totale con 58,9 milioni di litri e l'82% del valore totale con 531,7 milioni di dollari. Nonostante un leggero calo dello 0,5% in volume, il valore del vino imbottigliato è aumentato del 6,3%.
Il vino sfuso ha mostrato una performance notevole, con un aumento del 31% in volume, per un totale di 50,5 milioni di litri, e un incremento del 43,5% in valore, raggiungendo 79,1 milioni di dollari. Al contrario, le esportazioni di vino spumante hanno subito un brusco calo, scendendo del 41,5% in volume e del 19% in valore, rispettivamente a 1,8 milioni di litri e 22,7 milioni di dollari. Anche le esportazioni di bag-in-box hanno subito un forte calo del 41% circa sia in volume che in valore, raggiungendo i 3,4 milioni di litri e i 13,6 milioni di dollari.
In termini di prezzi medi, il vino in bag-in-box è stata l'unica categoria a registrare un calo di prezzo, con una diminuzione del 13% a 3,99 dollari al litro. Il vino spumante ha raggiunto il prezzo medio più alto a 12,32 dollari al litro, con un aumento del 38%, seguito dal vino in bottiglia a 9,03 dollari al litro, con un aumento del 7%, e dal vino sfuso, che è aumentato del 9% a 1,56 dollari al litro.
Gli Stati Uniti hanno esportato vino in 115 mercati internazionali. Il Regno Unito è diventato la prima destinazione per volume, con un aumento del 16% a 35,1 milioni di litri, anche se a un prezzo medio basso di 2,43 dollari al litro, in crescita dell'1%. Nel frattempo, il Canada ha primeggiato in valore con 198,4 milioni di dollari, nonostante un calo del 2,9%, mentre il volume è sceso del 4,3% a 24,4 milioni di litri. Il prezzo medio delle esportazioni in Canada è stato di 8,14 dollari al litro, in aumento dell'1,4%, evidenziando un netto contrasto tra questi due mercati: l'87% del vino esportato in Canada è stato imbottigliato, mentre l'81% delle spedizioni nel Regno Unito è stato sfuso.
La Cina è emersa come terzo mercato, con un impressionante aumento del 211% in valore e del 94% in volume, raggiungendo 73,9 milioni di dollari e 6 milioni di litri. Giappone, Corea del Sud e Hong Kong hanno registrato un calo sia in termini di valore che di volume, con Hong Kong che ha registrato un significativo calo del 40% in termini di volume.
Panama ha registrato una crescita straordinaria, posizionandosi al decimo posto in termini di valore con 11,5 milioni di dollari, con un aumento del 468%, e al diciannovesimo posto in termini di volume con 0,9 milioni di litri, con un incremento del 224,5%. Anche mercati europei come la Germania, la Danimarca, i Paesi Bassi e la Francia hanno registrato notevoli incrementi.
Questi dati evidenziano una parziale ripresa del commercio vinicolo statunitense, trainata dalla crescita di mercati e categorie specifiche. Tuttavia, persistono delle difficoltà in segmenti come il vino spumante e il bag-in-box, che hanno continuato a registrare cali significativi.
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