14-10-2025
Veronafiere, uno dei principali organizzatori fieristici italiani, sta aumentando la sua attenzione ai mercati internazionali. Attualmente l'azienda gestisce 45 manifestazioni in Italia e all'estero, che coprono settori come l'agroalimentare, l'edilizia, l'arte e la logistica. Tra queste, Vinitaly si distingue come evento di punta dedicato al vino. Gianni Bruno, exhibition manager di Vinitaly, è intervenuto al 5° Wine & Food Summit organizzato da Pambianco e PwC, sottolineando un cambiamento nelle priorità della manifestazione. Secondo Bruno, la domanda di Vinitaly non è più incentrata sull'attrazione dei migliori buyer del settore alberghiero italiano, ma piuttosto sull'ingresso di top buyer internazionali.
Le ultime edizioni del Vinitaly hanno visto un aumento significativo della partecipazione straniera. Bruno ha osservato che circa un terzo dei visitatori della manifestazione proviene da fuori Italia e la percentuale di operatori internazionali continua a crescere. Questa tendenza ha spinto Veronafiere a espandere le proprie attività oltre i confini nazionali. L'azienda ha iniziato ad accompagnare le imprese italiane in nuovi mercati organizzando eventi all'estero. Un esempio è il Vinitaly USA, che si è svolto per il secondo anno consecutivo a Chicago lo scorso fine settimana. L'evento ha riunito circa 270 produttori di vino italiani per incontrare direttamente il mercato americano.
Veronafiere è attiva anche in Cina, dove organizza tre eventi distinti. L'azienda ha in programma di entrare presto in Giappone e in India, a seguito di una ricerca sui mercati emergenti. L'anno scorso il Kazakistan è stato identificato come una nuova promettente destinazione per la promozione del vino italiano.
Bruno ha sottolineato la complessità della promozione del vino italiano a livello internazionale, viste le oltre 500 denominazioni di vino del Paese. Per affrontare questa sfida, Veronafiere ha istituito un'accademia per formare i futuri ambasciatori del vino italiano. Attualmente, circa 600 persone in tutto il mondo hanno completato questo programma.
Sebbene Vinitaly sia principalmente un evento business-to-business, Bruno ha sottolineato l'importanza di coinvolgere anche i consumatori finali. A questo scopo, Veronafiere ha creato "Vinitaly and the City", un evento pubblico che si tiene nel centro di Verona. L'iniziativa ha avuto un tale successo da essere estesa ad altre regioni italiane. In Calabria, ad esempio, l'evento ha attirato circa 30.000 visitatori in due giorni, e sono previste future edizioni in Sardegna.
Bruno ha anche affrontato la necessità di migliorare l'offerta gastronomica degli eventi di Veronafiere. Ha detto che i buyer internazionali si aspettano una cucina di alta qualità da abbinare ai vini presentati in fiera. Di conseguenza, Veronafiere sta pianificando un aggiornamento completo delle aree di ristorazione per fornire un'esperienza gastronomica di alto livello che rimanga efficiente per un ambiente fieristico.
Queste iniziative fanno parte del più ampio piano di rilancio 2024-2026 di Veronafiere. L'azienda ha chiuso l'ultimo esercizio con un fatturato consolidato di 125,5 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto all'anno precedente. L'utile al lordo di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti (EBITDA) ha raggiunto i 25,8 milioni di euro, con un incremento del 15,7%, mentre l'utile netto è salito a 9,5 milioni di euro, con un incremento del 150%.
La strategia di Veronafiere riflette la crescente consapevolezza dell'importanza dei mercati internazionali per il vino italiano e per gli altri settori rappresentati nelle sue manifestazioni. Espandendo la sua portata globale e investendo sia nel business che nel consumer engagement, l'azienda mira a rafforzare la sua posizione di leader nel settore fieristico.
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