Il rapporto dell'IWSR rivela le variazioni regionali nel consumo di vino negli USA

L'ultimo rapporto IWSR US Navigator, pubblicato mercoledì 10 ottobre, rivela le chiavi di lettura per la comprensione e la penetrazione del mercato vinicolo statunitense, evidenziando le variazioni regionali, l'andamento del segmento di prezzo e i modelli di consumo stagionale. Il rapporto, che è l'unica fonte di dati mensile che copre il mercato statunitense delle bevande alcoliche a livello di stato e di prezzo dal 2019, mostra differenze significative nel consumo di vino tra gli stati, con importanti implicazioni per le strategie dei produttori.

New York si distingue come uno dei principali mercati per i produttori di vino, con un indice di consumo di 113, che indica che lo Stato consuma il 13% in più di vino rispetto alla media nazionale. Ciò contrasta con Stati vicini come la Pennsylvania, con un indice di 75, e l'Ohio, con un indice di 68, il che significa che questi Stati consumano rispettivamente il 25% e il 32% di vino in meno rispetto alla media nazionale. Secondo Marten Lodewijks, presidente della divisione statunitense dell'IWSR, questa disparità suggerisce che i produttori di vino si concentrano spesso su New York, trascurando potenzialmente altri mercati che inizialmente potrebbero sembrare meno attraenti. Tuttavia, un'analisi più approfondita per segmenti di prezzo e stagionalità rivela opportunità che potrebbero essere sfruttate in questi Stati poco apprezzati.

Il rapporto indica che il consumo di vino a New York si concentra nella categoria di prezzo Standard, con un indice di 168, mentre il segmento Premium ha un indice di solo 80. In Ohio, invece, il segmento Premium è relativamente migliore, con un indice di 87 rispetto al 68 del mercato vinicolo totale, il che suggerisce che questo tipo di vino è più accettato nello Stato. Inoltre, in Pennsylvania, i vini Ultra-Premium mostrano un indice di 155, superando il consumo medio di questa categoria in molti altri Stati, indicando un potenziale mercato di nicchia per i vini di fascia alta.

Questi dati sono supportati dalle quote di mercato in volume. Nel 2023, il segmento dei vini premium rappresenterà il 39% del mercato totale del vino in Ohio, rispetto al 22% di New York. Sebbene il mercato totale del vino dell'Ohio sia solo il 35% di quello di New York, il mercato del vino Premium dell'Ohio è pari al 64% del mercato Premium di New York, il che lo rende un obiettivo molto più interessante per i produttori di vino Premium che potrebbero aver trascurato questo Stato sulla base dei dati di consumo complessivi.

Un altro fattore importante evidenziato dal rapporto è la stagionalità del consumo. A New York, il consumo di vino Premium segue un andamento simile a quello dei vini standard durante i periodi di picco della domanda, come le festività di fine anno, il che significa che entrambi i segmenti crescono proporzionalmente senza una variazione significativa della quota di mercato del vino Premium. Tuttavia, in Ohio, il vino Premium supera il vino standard durante la stagione critica di novembre e dicembre, suggerendo l'opportunità per le aziende vinicole di concentrare i propri sforzi promozionali in questo periodo. Una tendenza simile si riscontra in Pennsylvania per una fascia di prezzo ancora più alta, con i vini Super-Premium che superano i vini Premium durante la stessa stagione, anche se con una base di consumatori più piccola.

Queste sfumature sono fondamentali per i proprietari di marchi vinicoli che vogliono espandersi nel mercato statunitense. L'analisi del comportamento regionale in combinazione con le prestazioni del segmento di prezzo e la sovrapposizione con le tendenze stagionali possono far emergere aree di opportunità chiave che potrebbero altrimenti passare inosservate se si considerano solo i dati generali. Come osserva Lodewijks, gli Stati che inizialmente sembrano poco promettenti potrebbero offrire una crescita significativa se esaminati più da vicino, tenendo conto di fattori come la stagionalità e le preferenze specifiche dei consumatori in ogni categoria di prezzo.