10-07-2025

Il Canale Alimentare, che comprende supermercati, rivenditori specializzati e altri negozi fisici dove i consumatori acquistano vino per il consumo a casa, ha affrontato nel 2024 un anno di trasformazione senza precedenti. Mentre il consumo globale di vino scendeva ai livelli più bassi degli ultimi sessant'anni, il canale alimentare si è trovato al centro di una nuova dinamica di mercato: una contrazione dei volumi associata a prezzi medi stabili, addirittura record. Questo sviluppo ha messo in luce un fondamentale disaccoppiamento tra volume e valore all'interno del settore, segnalando che i cambiamenti in atto sono strutturali e non semplicemente ciclici.
La causa di questo cambiamento nel Canale alimentare è da ricercare in due sviluppi principali. La persistente inflazione globale ha eroso il potere d'acquisto dei consumatori, rendendo il vino meno accessibile per un consumo regolare e spingendo gli acquirenti a diventare più esigenti. Allo stesso tempo, i cambiamenti culturali - soprattutto tra i consumatori più giovani - stanno portando a una tendenza verso la salute, il benessere e la moderazione, riducendo ulteriormente la tradizionale base dei consumatori di vino. A queste forze si è aggiunta la concorrenza di nuove categorie di bevande, come i prodotti pronti da bere, gli alcolici artigianali e una crescente gamma di opzioni senza e a basso contenuto alcolico, che si contendono lo spazio sugli scaffali e l'attenzione dei consumatori nell'ambiente della vendita al dettaglio.
I principali mercati della vendita al dettaglio negli Stati Uniti, in Francia e nel Regno Unito, che insieme rappresentano la quota maggiore delle vendite globali di vino, hanno registrato un calo significativo dei volumi di vendita all'interno del canale alimentare. Secondo NielsenIQ, il consumo di vino negli Stati Uniti attraverso i canali di vendita al dettaglio è calato del 5,3% in volume, mentre le vendite di vino nei supermercati francesi sono diminuite del 4,9% in volume fino a novembre 2024. Nel Regno Unito, mentre il volume complessivo delle importazioni ha registrato una certa stabilizzazione, il valore al dettaglio è diminuito in quanto i consumatori si sono spostati verso opzioni a basso prezzo e gli importatori hanno cercato vino sfuso per compensare l'aumento dei costi.
Parallelamente alla contrazione dei volumi, le preferenze dei consumatori nel canale alimentare si sono notevolmente spostate. È in atto un chiaro e rapido spostamento dai vini rossi verso i bianchi e i rosati, un fenomeno che gli analisti del settore hanno definito "Great Color Shift". Negli Stati Uniti, il vino bianco detiene oggi oltre il 52% della quota di mercato al dettaglio in termini di volume. Questo cambiamento è dovuto alla preferenza per stili più leggeri e rinfrescanti, adatti a occasioni informali e non a tavola, ed è amplificato dal prezzo medio più basso dei vini bianchi rispetto ai rossi e dalla loro associazione con una minore gradazione alcolica.
Un'altra tendenza che caratterizza il Canale Food è il cosiddetto "paradosso della premiumization". Mentre i volumi di vendita totali diminuiscono, il valore nella fascia alta del mercato rimane forte. I vini con un prezzo superiore ai 20 dollari per bottiglia hanno superato i segmenti di prezzo più bassi, riflettendo una base di consumatori che opta sempre più spesso per il "meno ma meglio" - acquistando meno bottiglie ma di qualità o valore percepito più elevato. Allo stesso tempo, la fascia di valore del mercato, comprese le private label, continua ad attrarre acquirenti sensibili al prezzo. Il risultato è una polarizzazione nella corsia dei vini al dettaglio, con i vini di fascia media - quelli che non hanno una chiara proposta di valore o premium - che subiscono un forte calo sia nello spazio a scaffale che nelle vendite.
I rivenditori e i produttori stanno rispondendo a queste pressioni con un mix di adattamento e innovazione. Lo spazio sugli scaffali viene ridistribuito per accogliere categorie in crescita come i vini bianchi e rosati, nonché opzioni premium e value a scapito dei tradizionali rossi di fascia media. L'innovazione del packaging, compreso il passaggio ai formati premium di vino in scatola e in lattina, punta alla praticità e a nuove occasioni di consumo, soprattutto tra gli acquirenti più giovani. Anche la sostenibilità è emersa come un fattore di differenziazione chiave, con i consumatori del Canale alimentare sempre più alla ricerca di marchi che comunicano responsabilità ambientale attraverso il packaging e le pratiche di produzione.
La risposta del canale alimentare al nuovo equilibrio del mercato globale del vino è ulteriormente complicata dalle differenze regionali. In Germania, i discount come Aldi e Lidl continuano a dominare con i loro prezzi bassi e il vino analcolico sta emergendo come un segmento di crescita significativo. In Francia, la tenuta delle vendite di vino bianco è in netto contrasto con il forte calo del rosso, anche tra le denominazioni più prestigiose. Il mercato britannico è caratterizzato da una forte presenza di marchi privati e da una rapida crescita di categorie come il rosé premium e lo spumante inglese.
Nonostante queste sfide, il Food Channel rimane il perno dell'industria vinicola mondiale, rappresentando quasi l'80% delle vendite totali in volume. Le sue corsie riflettono le nuove realtà del consumo di vino: volumi più bassi, prezzi medi più alti, un drastico cambiamento di colore e una base di consumatori frammentata alla ricerca di valore ed esperienza. I produttori, gli importatori e i rivenditori che si adattano a queste tendenze attraverso una gestione mirata del portafoglio, chiare strategie di prezzo e una comunicazione convincente all'interno del punto vendita, saranno nella posizione migliore per gestire la volatilità del mercato e cogliere le opportunità emergenti. Il prossimo capitolo del vino nel canale alimentare sarà definito da coloro che saranno in grado di bilanciare le esigenze di valore, innovazione e autenticità in un panorama di vendita al dettaglio fondamentalmente rimodellato.
| Maggiori informazioni |
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| (PDF)Rapporto sul consumo globale di vino 2024 |
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