25-10-2024

Moët & Chandon è stato nominato il marchio vinicolo di maggior valore al mondo nel 2024, con un valore stimato di quasi 1,4 miliardi di dollari, secondo un rapporto di Brand Finance. Il marchio francese, rinomato per il suo posizionamento di lusso e il suo cachet culturale, ha mantenuto la sua leadership grazie alle forti performance nei mercati chiave e a un solido seguito internazionale, che hanno contribuito a consolidare il suo appeal globale.
Il rapporto evidenzia anche altri marchi vinicoli di alto valore nella top ten. Chandon, valutato 1 miliardo di dollari, si è assicurato il secondo posto, seguito da Veuve Clicquot con 959 milioni di dollari e Dom Pérignon con 800 milioni di dollari, sottolineando il dominio delle etichette francesi nel settore del vino di lusso. Tuttavia, non tutti i marchi della lista sono francesi. L'azienda vinicola cinese Changyu, fondata nel 1892, si è classificata al quinto posto con un valore di mercato di 707 milioni di dollari, distinguendosi come il marchio vinicolo asiatico più quotato. Anche le etichette australiane si sono distinte, con Penfolds, valutata 675 milioni di dollari, che ha fatto passi da gigante nel mercato dei vini premium, e [yellow tail] valutata 613 milioni di dollari, nota per la sua accessibilità e il suo appeal di massa. Behringer, Jacob's Creek e Lindeman's completano la top ten, illustrando la diversità e la competitività del settore vinicolo.
Oltre al valore di mercato, il rapporto di Brand Finance ha valutato la forza del marchio, dove Changyu si è classificato come il marchio più forte nel 2024, ottenendo un punteggio di 81,5 su 100. Il punteggio massimo di Changyu è attribuito alle sue campagne di espansione in Cina e in altri mercati asiatici, che hanno migliorato la riconoscibilità del marchio. Penfolds segue con un punteggio di 79,3, distinguendosi per la sua crescita nel mercato globale dei vini di fascia alta. Jacob's Creek, con un punteggio di 76,8, rimane una forte presenza in Australia, mentre Moët & Chandon (76,4) e Veuve Clicquot (72,4) continuano a dominare il settore del lusso.
Moët & Chandon è anche leader nella sostenibilità, con circa 150 milioni di dollari investiti in iniziative ESG (Environmental, Social, and Governance), un parametro di crescente importanza per i consumatori e gli investitori. Il marchio si è concentrato sulla riduzione dell'impronta di carbonio e sulla minimizzazione dell'uso di sostanze chimiche nei suoi vigneti. Anche Chandon e Veuve Clicquot, con investimenti in sostenibilità rispettivamente di 109 e 106 milioni di dollari, hanno integrato le politiche ambientali nei loro processi produttivi, mentre Dom Pérignon (88 milioni di dollari) e Changyu (81 milioni di dollari) hanno fatto passi avanti nelle pratiche ecologiche e nella produzione responsabile.
Il rapporto di Brand Finance indica che il settore vinicolo sta subendo cambiamenti significativi nella valutazione del marchio, dove la sostenibilità e la forza del marchio sono sempre più valutate insieme ai tradizionali fattori di mercato come le vendite. La valutazione rivela una tendenza alla crescita di marchi che non solo eccellono nel mercato, ma che danno anche priorità alla sostenibilità e alla qualità, rivolgendosi a una base di consumatori più coscienziosi.
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