12-09-2024

Negli ultimi anni, le abitudini di consumo di alcolici della Generazione Z - coloro che hanno appena raggiunto l'età legale per bere - si sono notevolmente discostate da quelle delle generazioni precedenti. Secondo un sondaggio condotto da Gallup nell'agosto 2023, solo il 62% degli adulti di età inferiore ai 35 anni ha dichiarato di bere alcolici, con un netto calo rispetto al 72% di due decenni fa. Le ragioni di questo declino sono varie e hanno suscitato un notevole dibattito tra ricercatori, addetti ai lavori e commentatori culturali. Diversi fattori, che vanno dalla consapevolezza della salute ai vincoli economici, sembrano ridisegnare il modo in cui i giovani si avvicinano all'alcol.
Una delle spiegazioni più comunemente citate per questa tendenza al ribasso è la crescente attenzione alla salute e al benessere dei consumatori più giovani. Un rapporto Mintel del 2024 evidenzia che nel Regno Unito le persone di età compresa tra i 20 e i 24 anni hanno quasi la metà delle probabilità di spendere soldi per bevande alcoliche da consumare a casa rispetto a quelle di età superiore ai 75 anni. Questa tendenza, definita "socializzazione sobria", riflette un cambiamento nelle norme sociali, in cui l'alcol non svolge più un ruolo centrale nelle riunioni e nelle attività sociali. Circa un terzo dei giovani adulti tra i 18 e i 24 anni sceglie di astenersi completamente dal bere, e quelli che bevono tendono a riservare l'alcol alle occasioni speciali, considerandolo più come uno strumento per rilassarsi o festeggiare che come un lubrificante sociale regolare.
Questa svolta verso una socializzazione sobria si inserisce in un più ampio movimento culturale incentrato sulla salute. Poiché i giovani adulti danno sempre più priorità alla forma fisica, alla salute mentale e al benessere generale, molti vedono l'alcol come incompatibile con le loro scelte di vita. Per questi individui, la decisione di ridurre o astenersi dall'alcol è spesso parte di uno sforzo più ampio per vivere in modo più consapevole e sano.
La salute mentale è un altro fattore critico nella diminuzione del consumo di alcolici da parte della generazione Z. Secondo la ricerca di Mintel, quasi due terzi dei giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 24 anni esprimono preoccupazione per l'impatto emotivo dell'alcol, e una percentuale analoga si mostra interessata a imparare a bere in modo più consapevole. Poiché la salute mentale è diventata una preoccupazione importante nella vita moderna, molti consumatori più giovani considerano l'alcol come un potenziale fattore di disturbo del loro benessere emotivo.
Questa maggiore consapevolezza dell'impatto dell'alcol sulla salute mentale, unita al desiderio di stabilità emotiva, ha portato molti di questa generazione a riconsiderare le proprie abitudini di consumo. Per alcuni, ridurre l'alcol è una strategia per gestire l'ansia, la depressione o lo stress. Questo è un netto contrasto con le generazioni precedenti, dove l'alcol era spesso visto come un modo per rilassarsi o fuggire. La Generazione Z sembra più attenta alle conseguenze emotive e psicologiche a lungo termine del bere, e questa consapevolezza è alla base della loro moderazione.
Oltre alle preoccupazioni per la salute mentale, la Generazione Z è anche attratta dalle bevande che offrono benefici funzionali. Un quarto dei consumatori della generazione Z opta per bevande a basso contenuto di alcol o analcoliche, attratti dal loro contenuto calorico ridotto o dai benefici per la salute aggiunti, come l'inclusione di prebiotici o vitamine. Questa crescente domanda di alternative attente alla salute ha dato origine a un mercato in crescita di alcolici, birre e vini analcolici, nonché di bevande funzionali che enfatizzano la nutrizione.
Questo spostamento verso la "curiosità sobria" riflette un cambiamento fondamentale nel modo in cui i consumatori più giovani vedono l'alcol. Per molti non si tratta più solo di sapore o tradizione, ma di come le bevande si inseriscono nei loro obiettivi generali di vita. Il valore nutrizionale, il contenuto calorico e i benefici per la salute sono diventati considerazioni cruciali, con un numero sempre maggiore di consumatori alla ricerca di bevande che si allineino con la loro ricerca di una migliore salute fisica e mentale.
Anche l'evoluzione del panorama sociale ha contribuito a ridurre il consumo di alcolici tra i giovani adulti. Poiché le interazioni si spostano sempre più online, la necessità di luoghi di socializzazione tradizionali - bar, club e ristoranti - è diminuita. Piattaforme come Instagram, TikTok e Discord offrono spazi di connessione sociale senza richiedere incontri fisici, riducendo così le occasioni in cui si consuma alcol.
Uno studio della Carnegie Mellon University, pubblicato su Nature Mental Health, ha rilevato che gli adulti al di sotto dei 30 anni bevono meno rispetto agli anni precedenti, in particolare durante e dopo la pandemia COVID-19. In media, i giovani adulti hanno consumato 12,8 bevande alcoliche in meno al mese dopo la pandemia rispetto a prima. Il passaggio all'interazione digitale, accelerato dalle misure di chiusura e di allontanamento sociale, ha avuto un impatto duraturo sul modo in cui la Generazione Z socializza - e l'alcol è diventato meno centrale in questa esperienza.
Se la salute e il benessere giocano un ruolo importante nel cambiamento delle abitudini di consumo della Generazione Z, anche i fattori economici hanno una grande influenza. Molti giovani adulti, in particolare quelli di età compresa tra i 21 e i 25 anni, sono all'inizio della loro carriera e hanno meno reddito disponibile. Con l'aumento del costo della vita e dell'inflazione, l'alcol è diventato un lusso meno accessibile. Lawson Whiting, amministratore delegato di Brown Forman, l'azienda produttrice di Jack Daniels, ha riconosciuto questo problema, osservando che i consumatori più giovani sono spesso esclusi dal consumo regolare di alcolici. Sebbene l'azienda abbia attuato aumenti graduali dei prezzi per attenuare il colpo, l'alcol rimane un ostacolo finanziario per molti di questa fascia d'età.
Il vino, in particolare, tende ad aumentare il suo consumo con l'età, poiché spesso è più costoso per unità rispetto alla birra. Per molti giovani adulti, soprattutto per quelli con un budget limitato, il costo dei vini pregiati o degli alcolici artigianali può essere proibitivo. Questi consumatori possono quindi scegliere di bere meno frequentemente o di cercare alternative più accessibili. Questa pressione finanziaria, unita alla crescente consapevolezza della salute, ha spinto molti della Generazione Z a riconsiderare completamente le proprie abitudini di consumo.
Il rapporto della Generazione Z con l'alcol riflette cambiamenti più ampi nelle priorità e nei valori. La salute, il benessere mentale e i vincoli finanziari stanno ridisegnando il modo in cui questa generazione si approccia al bere, allontanandosi dall'edonismo dei decenni precedenti per passare a un approccio più consapevole e orientato alla salute. Sebbene l'alcol non stia scomparendo del tutto dalla vita sociale, il suo ruolo si sta evolvendo. Le interazioni sociali stanno diventando meno dipendenti dall'alcol e i nuovi mercati delle bevande analcoliche e salutari stanno fiorendo in risposta alle esigenze di questa generazione più giovane e coscienziosa.
Man mano che altri studi e rapporti continueranno a esplorare queste tendenze, sarà affascinante vedere come l'industria dell'alcol si adatterà. Che si tratti dell'aumento dei locali sobri, delle bevande funzionali o della socializzazione digitale, la Generazione Z sta chiaramente ridefinendo come, quando e perché l'alcol si inserisce nelle loro vite.
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