18-03-2024

In un'epoca in cui le esperienze culinarie vengono costantemente spinte oltre i confini tradizionali, Rasmus Munk, il visionario capo chef del rinomato ristorante Alchemist di Copenaghen, premiato con due stelle Michelin, si appresta a portare la gastronomia a livelli letteralmente nuovi. Con una mossa audace che sembra uscita da un romanzo di fantascienza, Munk ha collaborato con SpaceVIP e Space Perspective per offrire un'esperienza culinaria stratosferica che promette di elevare il concetto di "cena con vista" a livelli astronomici.
Definito "un'esperienza culinaria stratosferica unica", questo evento straordinario è previsto per il 2025 e vedrà i commensali intraprendere un viaggio di sei ore che inizierà in Florida, negli Stati Uniti, e salirà fino a un'altitudine di 100.000 piedi sul livello del mare. A queste altezze, gli ospiti si troveranno a cenare al di sopra del 99% dell'atmosfera terrestre, a bordo dell'astronave Neptune. A differenza delle tradizionali spedizioni spaziali che si basano su razzi, questo viaggio utilizza una "SpaceBalloon", sottolineando una serena ascesa ai confini dello spazio.
L'esperienza, tuttavia, ha un prezzo elevato: i biglietti partono dall'incredibile cifra di 495.000 dollari a persona. Ma per i sei commensali abbastanza fortunati da assicurarsi l'unico tavolo disponibile, si preannuncia un'esperienza culinaria senza precedenti. Non solo gli ospiti potranno gustare i capolavori culinari dello chef Munk, ma lo faranno anche indossando abiti su misura forniti dalla casa di moda Ogier, aggiungendo un ulteriore livello di esclusività e lusso all'evento.
Uno degli aspetti più affascinanti di questa cena stratosferica è la vista che accompagna il pasto. I commensali assisteranno al sorgere del sole sulla curvatura della Terra, uno spettacolo che pochi hanno avuto il privilegio di vedere. È una prospettiva che, secondo Jane Poynter, fondatrice e co-CEO di Space Perspective, potrebbe evocare un "profondo cambiamento nel modo in cui noi esseri umani vediamo il mondo e il nostro posto al suo interno".
Nonostante le sfide logistiche poste dallo spazio ristretto e la necessità di preparare in anticipo diversi componenti del cibo, lo chef Munk si è impegnato a offrire un'esperienza culinaria che rifletta i 60 anni di esplorazione spaziale umana e il suo impatto sulla società. Con una "mini-cucina" a bordo, Munk riscalderà, rifinirà e guarnirà i piatti, assicurando che il pasto rimanga una celebrazione coinvolgente e significativa della "cucina olistica".
Anche la pluripremiata carta dei vini dell'Alchemist avrà un ruolo importante in questo straordinario evento culinario: un portavoce del ristorante ha fatto notare che gustare il vino a queste altitudini è "praticamente come bere vino in aereo", grazie alla cabina pressurizzata. Questo dettaglio sottolinea la meticolosa pianificazione per garantire che ogni aspetto dell'esperienza culinaria rimanga senza compromessi, anche ai confini dello spazio.
Al di là della vista mozzafiato e del menu gourmet, questa esperienza culinaria stratosferica porta con sé un messaggio più profondo. Munk immagina l'evento come una piattaforma per evidenziare il cibo come "filo conduttore della nostra esistenza umana", servendolo in un contesto che favorisce la consapevolezza delle questioni sociali e ambientali. Inoltre, i proventi dell'evento sosterranno la Space Prize Foundation, che promuove l'equità di genere nella scienza e nella tecnologia, aggiungendo una dimensione filantropica a questa avventura unica nella vita.
Collaborando con SpaceVIP e Space Perspective, Munk e il ristorante Alchemist non si limitano a offrire un'odissea culinaria senza precedenti, ma ridefiniscono le possibilità di ristorazione e le esperienze che il cibo può offrire. Come dice giustamente Roman Chiporukha, fondatore di SpaceVIP, questa iniziativa è una "odissea culinaria senza precedenti" che pone le basi per futuri viaggi che combinano la gastronomia con l'arte, la scienza e l'indescrivibile bellezza dello spazio.
In attesa di questa ipnotica fusione di arte culinaria ed esplorazione spaziale, una cosa è chiara: i confini di ciò che costituisce un'esperienza culinaria memorabile sono stati reimmaginati, e il cielo non è più il limite, ma l'inizio di una nuova frontiera della gastronomia.
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