Un miliardo di dollari di vendite statunitensi a rischio a causa dei dazi sulle bevande alcoliche dell'UE e del Regno Unito

18-11-2025

L'industria dell'ospitalità avverte della perdita di 12.000 posti di lavoro a causa dei continui dazi all'importazione di Scotch, Cognac e Whiskey irlandese

Il Presidente Donald Trump ha firmato un nuovo ordine esecutivo che aggiorna il sistema tariffario reciproco degli Stati Uniti, lasciando invariate le tariffe sugli alcolici europei e britannici come il whisky scozzese, il cognac e il whiskey irlandese. L'ordine, che è entrato in vigore per le merci che entrano nel Paese a partire dal 13 novembre 2025, rimuove alcuni prodotti agricoli dall'elenco delle voci soggette a dazi supplementari, ma non estende questo sgravio agli alcolici importati dall'Unione Europea o dal Regno Unito.

Il sistema tariffario reciproco è stato istituito all'inizio di quest'anno con l'Ordine esecutivo 14257. Esso consente agli Stati Uniti di eguagliare o superare le tariffe che altri Paesi impongono sui prodotti americani. L'ultimo aggiornamento fa parte dei continui sforzi dell'amministrazione per adeguare la politica commerciale in risposta alle pratiche tariffarie internazionali.

Mentre alcuni prodotti agricoli sono stati eliminati dall'elenco dei dazi in questa tornata di modifiche, gli alcolici dell'UE e del Regno Unito rimangono soggetti a dazi più elevati. Questa decisione ha attirato le critiche dei gruppi industriali. Chris Swonger, presidente e amministratore delegato del Distilled Spirits Council, ha dichiarato in un comunicato che l'esclusione di questi prodotti dalle agevolazioni tariffarie rappresenta una battuta d'arresto per il settore alberghiero statunitense, soprattutto in prossimità delle festività natalizie.

Swonger ha osservato che gli alcolici dell'UE e del Regno Unito sono prodotti agricoli a valore aggiunto non prodotti internamente negli Stati Uniti. Ha sottolineato che le vendite di alcolici rappresentano circa il 21% del fatturato totale dei ristoranti a livello nazionale. Secondo un'analisi del Distilled Spirits Council, una tariffa del 15% sugli alcolici dell'UE potrebbe comportare una perdita di vendite negli Stati Uniti pari a 1 miliardo di dollari e l'eliminazione di 12.000 posti di lavoro americani.

Il Dipartimento del Commercio e il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti continueranno a monitorare le condizioni del mercato e, se necessario, potranno raccomandare ulteriori modifiche. Per il momento, le bevande alcoliche europee e britanniche continueranno ad essere soggette a tariffe reciproche quando vengono importate negli Stati Uniti. La decisione giunge in un momento in cui molti ristoranti e bar si stanno preparando a un aumento dell'attività durante le festività natalizie, sollevando le preoccupazioni degli importatori e delle imprese del settore alberghiero per il potenziale impatto sulle vendite e sull'occupazione.