Boom delle esportazioni di vino australiano nel 2024

Le esportazioni di vino australiano aumentano nel 2024, grazie alla ripresa del mercato cinese

08-11-2024

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Secondo i dati delle Dogane australiane, nella prima metà del 2024 l'Australia ha aumentato il volume delle esportazioni di vino del 5,3%, raggiungendo i 313,2 milioni di litri. L'aumento del valore è stato significativamente più alto, pari al 30,8%, per un totale di 1,243 miliardi di dollari australiani (818,4 milioni di dollari USA), mentre il prezzo medio per litro è salito del 24% a 3,97 AUD (2,62 dollari USA), con un aumento di 77 centesimi. La crescita delle esportazioni di vino australiano è in gran parte attribuibile alla ripresa del mercato cinese. Le esportazioni verso la Cina sono aumentate di 30,8 milioni di litri, generando un fatturato aggiuntivo di 374,6 milioni di dollari australiani (247,2 milioni di dollari USA). Questa ripresa fa seguito alla rimozione delle tariffe cinesi sulle importazioni di vino australiano nel marzo 2024, che erano in vigore dalla fine del 2020.

Il vino in bottiglia è emerso come la categoria di esportazione di maggior valore, con una crescita del 43% a 965,9 milioni di dollari (637,5 milioni di USD), superando di gran lunga il vino sfuso, che è aumentato solo del 3,7% a 224,6 milioni di dollari (148,2 milioni di USD). In termini di volume, tuttavia, il vino sfuso rimane dominante con 190,8 milioni di litri, con un aumento del 2,8%. Segue il vino in bottiglia con 106,3 milioni di litri, con un aumento del 16%. Il prezzo del vino imbottigliato è aumentato del 23,5% a 9,09 AUD (6,00 USD) al litro, nettamente superiore a quello del vino sfuso, che ha registrato un modesto aumento dello 0,9% a 1,18 AUD (0,78 USD) al litro. Nel frattempo, i vini bag-in-box hanno subito un forte calo di circa il 30%, con vendite ridotte a 10,6 milioni di litri e 13,8 milioni di dollari (9,1 milioni di USD) in valore. Le esportazioni di spumanti sono cresciute del 15,8% in volume, raggiungendo i 5,5 milioni di litri, ma sono diminuite dello 0,9% in valore, raggiungendo i 38,9 milioni di dollari (25,7 milioni di USD), mentre il prezzo medio è sceso del 14% a 7,09 AUD (4,68 USD) al litro.

Nei primi sei mesi del 2024, l'Australia ha esportato vino in 104 mercati a livello globale. La Cina ha svolto un ruolo cruciale in questa crescita, con aumenti drastici sia in termini di volume che di valore in seguito all'abolizione delle tariffe. Le esportazioni verso la Cina sono passate da 0,5 milioni di litri e 5,3 milioni di dollari (3,5 milioni di USD) nella prima metà del 2023 a 31,2 milioni di litri e 379,9 milioni di dollari (250,7 milioni di USD) nel 2024. La Cina ha riconquistato la prima posizione in termini di valore ed è passata al quarto posto in termini di volume, con un aumento del prezzo medio dell'8% a 12,17 AUD (8,03 USD) al litro, ben al di sopra della media mondiale.

Il Regno Unito rimane la prima destinazione del vino australiano in termini di volume, con 106,8 milioni di litri, nonostante un calo dell'1,3%. Seguono gli Stati Uniti con 52,3 milioni di litri, con un calo significativo del 16%. In termini di valore, il Regno Unito ha registrato un calo del 2,4% a 185,6 milioni di dollari (122,5 milioni di USD), ora secondo solo alla Cina. Gli Stati Uniti sono al terzo posto per valore, con 177,8 milioni di dollari (117,3 milioni di USD), in calo dell'1,3%. Si distingue anche Hong Kong, che occupa il quarto posto con oltre 100 milioni di dollari di valore (66 milioni di USD), nonostante un calo del 20%. Il Regno Unito presenta il prezzo più basso tra i primi dieci mercati, pari a 1,74 AUD (1,15 USD) al litro, insieme ai Paesi Bassi (2,08 AUD o 1,37 USD) e al Canada (2,15 AUD o 1,42 USD), in quanto il vino sfuso rappresenta l'87% del volume spedito nel Regno Unito e il 37% negli Stati Uniti. Al contrario, Hong Kong, un mercato focalizzato sui vini di fascia alta, ha registrato un prezzo medio di 20,34 AUD (13,42 USD) al litro. Altri mercati degni di nota sono il Belgio, che ha registrato un forte aumento del 57% in volume e del 30% in valore, mentre cali significativi sono stati osservati a Singapore (-51% in valore e -30% in volume) e nei Paesi Bassi (-20% in valore e -28% in volume).

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