22-01-2025

Il consumo moderato di alcol ha riacceso il dibattito negli Stati Uniti in seguito alla pubblicazione di un rapporto della National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine (NASEM). Il documento suggerisce che bere con moderazione può ridurre il rischio di mortalità rispetto all'astinenza totale. In particolare, lo studio indica un rischio di morte per tutte le cause inferiore del 16% tra le persone che consumano alcol con moderazione.
Il rapporto sottolinea inoltre che l'assunzione moderata di alcol riduce il rischio di malattie cardiovascolari. I bevitori moderati hanno il 22% di probabilità in meno di subire un infarto e l'11% di rischio di ictus rispetto ai non bevitori. Queste patologie sono state responsabili di oltre 850.000 decessi nel 2022, diventando così le principali cause di mortalità negli Stati Uniti.
Tuttavia, il rapporto riconosce che il consumo di alcol non è privo di rischi. Il rapporto segnala un aumento del 10% della probabilità di sviluppare il cancro al seno e un potenziale aumento, anche se statisticamente insignificante, del rischio di cancro al colon-retto. Nonostante questi rischi, i benefici cardiovascolari legati al consumo moderato di alcol sembrano superare i rischi legati al cancro, in particolare per le persone di età inferiore ai 60 anni.
In risposta a questi risultati, l'ex chirurgo generale degli Stati Uniti Vivek Murthy, sostituito con l'arrivo dell'amministrazione Trump, ha proposto di aggiungere avvertenze sul rischio di cancro alle etichette degli alcolici. Questa raccomandazione, che richiede l'approvazione del Congresso, ha attirato le critiche di diversi settori, tra cui l'industria vinicola e alcuni esperti di salute pubblica.
Il dibattito ha raggiunto anche il Congresso, che si appresta a rivedere le nuove linee guida dietetiche relative al consumo di alcol. Il rapporto della NASEM, commissionato per fornire prove scientifiche sull'argomento, potrebbe svolgere un ruolo significativo nel dare forma a queste discussioni. Tuttavia, studi e raccomandazioni diverse da parte di altri enti, come il Comitato di coordinamento interagenzie per la prevenzione del consumo di alcolici da parte dei minori, potrebbero complicare lo sviluppo di politiche chiare.
Simili sforzi per limitare il consumo di alcol consigliato sono stati osservati in paesi come il Canada. Dopo un'iniziale resistenza, il Canada ha adottato linee guida che limitano l'assunzione settimanale di alcol a 10 bicchieri per le donne e a 15 per gli uomini. Negli Stati Uniti, tali limiti sono ancora allo studio.
Esperti come Laura Catena, medico e direttrice di un'azienda vinicola in Argentina, considerano il rapporto NASEM come uno degli studi più rigorosi condotti finora. Catena osserva che il consumo moderato di alcol non offre solo benefici fisici, ma anche sociali, a patto che sia fatto in modo responsabile.
Il dibattito sull'impatto dell'alcol sulla salute pubblica non è nuovo, ma il rapporto NASEM sottolinea l'importanza di bilanciarne i benefici e i rischi. Il risultato finale dipenderà dal modo in cui i legislatori e le agenzie di salute pubblica incorporeranno queste prove nelle politiche future.
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