14-11-2025
L'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) ha pubblicato le prime stime sulla produzione mondiale di vino nel 2025, registrando una modesta ripresa rispetto al minimo storico dello scorso anno. L'OIV prevede che la produzione mondiale di vino raggiungerà tra i 228 e i 235 milioni di ettolitri, con una stima intermedia di 232 milioni di ettolitri. Questa cifra è superiore di circa il 3% rispetto alla vendemmia 2024, ma rimane inferiore del 7% alla media degli ultimi cinque anni.
Nell'Unione Europea, che continua a produrre circa il 60% del vino mondiale, la produzione dovrebbe raggiungere circa 140 milioni di ettolitri nel 2025. Si tratta di un leggero aumento di 2,1 milioni di ettolitri, pari al 2%, rispetto allo scorso anno. Tuttavia, anche con questo aumento, si prevede che la produzione di vino dell'UE sarà ancora inferiore dell'8% rispetto alla media quinquennale. Se questi numeri saranno confermati alla fine della stagione della vendemmia, il 2025 segnerà il secondo livello più basso di produzione vinicola dell'UE dall'inizio del secolo.
La Francia, tradizionalmente uno dei principali produttori di vino al mondo, si trova ad affrontare un altro anno difficile. L'OIV stima la produzione di vino francese a 35,9 milioni di ettolitri per il 2025. Si tratterebbe del secondo anno consecutivo di produzione storicamente bassa e si attesta al di sotto della media quinquennale di circa il 16%. Le cause principali sono le condizioni di caldo e siccità che hanno ridotto le rese in diverse regioni chiave. Oltre alle condizioni climatiche avverse, anche la ristrutturazione dei vigneti ha giocato un ruolo importante. In particolare, Bordeaux e Languedoc-Roussillon hanno visto una riduzione di circa 20.000 ettari di superficie vitata, con un ulteriore impatto sulla produzione complessiva.
La situazione nelle regioni vinicole francesi è disomogenea. La Champagne, la Valle della Loira e la Borgogna hanno registrato un clima più favorevole quest'anno e si prevede un moderato aumento dei raccolti. Al contrario, Bordeaux, Languedoc-Roussillon, Charentes, Alsazia e Beaujolais continuano a lottare contro lo stress climatico e la pressione delle malattie, che porteranno a un ulteriore calo della produzione.
Se le stime attuali si mantengono fino alla fine della stagione, la produzione totale di vino della Francia nel 2025 sarebbe la più bassa dal 1957, quando raggiunse appena 32,5 milioni di ettolitri. La combinazione di sfide climatiche e cambiamenti strutturali nei vigneti ha creato una notevole incertezza per i viticoltori francesi in vista dei futuri raccolti.
I primi dati dell'OIV evidenziano la continua volatilità della produzione vinicola mondiale a causa dei cambiamenti climatici e dell'evoluzione delle pratiche industriali. Mentre la Francia e gli altri principali produttori si adattano a queste sfide, sia i coltivatori che i consumatori guardano con attenzione ai segnali di stabilità o di ulteriori sconvolgimenti nei prossimi anni.
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