12-11-2025
Le autorità sanitarie europee e mondiali stanno aumentando l'attenzione sul consumo di alcol, con nuove misure e dibattiti che stanno emergendo in tutto il continente e oltre. A metà ottobre, la sezione europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS Europa) ha presentato un nuovo Manuale di prevenzione del cancro presso la sede centrale di Copenhagen. Il manuale, preparato dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), esorta i governi ad adottare politiche forti in materia di alcol. Queste includono tasse più alte, prezzi minimi, innalzamento dell'età legale per bere, limitazione degli orari e dei luoghi di vendita, divieto di commercializzazione degli alcolici e persino la creazione di monopoli statali per controllare le vendite di alcolici.
Il manuale sostiene che queste politiche sono tra gli investimenti più intelligenti che i governi possano fare per la salute pubblica. Sottolinea inoltre che queste misure possono dare risultati entro cinque anni, una tempistica che corrisponde a molti termini politici. L'OMS indica spesso l'aumento del gettito fiscale come un ulteriore beneficio di una regolamentazione più rigorosa in materia di alcol.
Il dibattito non riguarda solo la salute, ma anche la politica. Il 15 ottobre, il gruppo socialista del Parlamento europeo (S&D) ha rilasciato una dichiarazione in cui definisce l'alcol una sostanza tossica, psicoattiva e che crea dipendenza, classificata come cancerogena di gruppo 1. Il gruppo ha osservato che il consumo di alcol è un fattore di rischio per la salute. Il gruppo ha osservato che il consumo di alcol è un fattore di rischio per almeno sette tipi di cancro e aumenta il rischio a lungo termine di malattie cardiache ed epatiche, dipendenza, incidenti stradali e altri problemi di salute mentale e fisica. Il gruppo S&D ha esortato la Commissione europea a proporre una revisione della strategia europea sull'alcol e ha espresso il proprio sostegno a nuove tasse sull'alcol.
Queste discussioni avvengono mentre la Francia prende in considerazione modifiche alla tassazione dell'alcol nel suo progetto di legge sul finanziamento della sicurezza sociale per il 2026. Nel frattempo, la Commissione europea sta rivedendo il proprio approccio alla tassazione degli alcolici. In un documento di lavoro pubblicato a febbraio, la Commissione ha confermato che sta preparando misure nell'ambito del suo piano sul cancro per affrontare l'accessibilità dei prodotti (prezzi, tasse, acquisti transfrontalieri), nonché l'informazione dei consumatori e le norme sulla pubblicità. La Commissione ha osservato che le abitudini di consumo stanno cambiando e che stanno emergendo nuovi prodotti come i vini industriali e le bevande alcoliche pronte da bere. Ha chiesto una revisione approfondita della direttiva sulla tassazione degli alcolici e ha ribadito che l'alcol può causare almeno sette tipi di cancro.
La spinta verso controlli più severi sull'alcol non si limita all'Europa. In Canada, il Senato sta esaminando una proposta di legge che richiederebbe l'apposizione di avvertenze sul cancro sulle etichette delle bevande alcoliche. La proposta proviene dal senatore Patrick Brazeau, che ha parlato apertamente della sua lotta contro l'alcolismo. La proposta di legge è sostenuta da organizzazioni anti-alcol come Alcohol Action Ireland, che si è occupata di etichette di avvertimento simili in Irlanda.
Dan Malleck, professore alla Brock University dell'Ontario che studia la storia del proibizionismo e le politiche di restrizione, ha affermato che questa proposta canadese riecheggia le impressioni fuorvianti sugli effetti dell'alcol utilizzate durante il proibizionismo. Ha sottolineato che per raggiungere un livello di rischio di cancro simile a quello dell'uso regolare di tabacco, una persona dovrebbe bere così tanto alcol da morire per intossicazione prima di sviluppare il cancro.
In tutta Europa, in Nord America e altrove, gli sforzi per denormalizzare il consumo di alcol stanno prendendo piede. Queste iniziative sfidano le tradizioni culturali di lunga data relative al bere e riflettono le crescenti preoccupazioni sui rischi per la salute pubblica associati al consumo di alcol.
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