07-10-2025
Il Ministero dell'Agricoltura francese ha annunciato martedì di aver abbassato le previsioni per la produzione di vino di quest'anno a 36 milioni di ettolitri. Questa nuova stima è una riduzione rispetto ai 37,4 milioni di ettolitri previsti il mese scorso e rappresenta un calo dell'1% rispetto al raccolto dello scorso anno. Il dato è anche inferiore del 16% alla media quinquennale del Paese. Il ministero ha citato l'ondata di caldo di agosto come la ragione principale del calo, notando che le condizioni di caldo e siccità hanno accelerato la maturazione dell'uva ma hanno limitato la crescita degli acini, che le piogge di fine settembre non hanno potuto invertire.
La vendemmia è ormai quasi completa in tutta la Francia. Secondo il ministero, la maggior parte delle regioni vinicole ha visto ridurre il proprio potenziale produttivo a causa del clima estivo. La Francia rimane il secondo produttore di vino al mondo dopo l'Italia ed è il principale esportatore in termini di valore. Tuttavia, il clima avverso degli ultimi due anni ha influito sulla produzione e alcuni viticoltori hanno rimosso i vigneti nell'ambito delle politiche di gestione delle eccedenze.
L'impatto del clima di quest'anno è variato a seconda delle regioni. Per la Champagne si prevede una produzione di 2,1 milioni di ettolitri, con un aumento del 14% rispetto all'anno scorso, anche se ancora inferiore del 10% rispetto alla media quinquennale. I produttori della Champagne hanno riferito di uve di buona qualità nonostante il volume inferiore rispetto alle norme storiche.
Per contro, nelle Charentes, importanti per la produzione di Cognac, si prevede un calo della produzione del 2% rispetto all'anno scorso, con un calo del 23% rispetto alla media quinquennale. Per Bordeaux e Languedoc-Roussillon, entrambe importanti aree vinicole, si prevede un calo rispettivamente del 2% e del 9% rispetto ai livelli dello scorso anno. Queste regioni rimarranno ben al di sotto delle loro medie recenti.
La Borgogna se l'è cavata meglio di altre regioni, ma la vicina Beaujolais ha registrato le rese dei vigneti più basse degli ultimi 35 anni a causa del maltempo e delle malattie fungine. La Valle della Loira si distingue come un'eccezione quest'anno, con una produzione prevista in aumento del 15% a 2,4 milioni di ettolitri, avvicinandosi alla media quinquennale.
Per l'Alsazia si prevede un calo della produzione del 9% rispetto all'anno scorso, con un calo del 17% rispetto alla media.
Il rapporto del ministero sottolinea come le condizioni climatiche continuino a sfidare i produttori di vino francesi. Mentre alcune regioni sono riuscite a mantenere o addirittura ad aumentare la loro produzione, altre si trovano ad affrontare significative carenze a causa di eventi climatici estremi e di continui cambiamenti nelle pratiche di gestione dei vigneti.
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