La generazione Z ridefinisce la cultura del bere con preferenze non convenzionali e tendenze dei social media

26-09-2025

I bevitori più giovani abbracciano la sperimentazione, sfidando le tradizioni del settore e suscitando un dibattito sul futuro del consumo di vino e alcolici

Negli ultimi anni, il rapporto tra la Generazione Z e l'industria del vino e degli alcolici è diventato oggetto di dibattito. Gli addetti ai lavori hanno espresso preoccupazioni sulle abitudini di consumo dei giovani adulti, spesso criticando sia il loro minor consumo di alcolici sia le loro preferenze non convenzionali quando scelgono di bere. L'ultimo punto di discussione è la crescente tendenza degli under 35 ad aggiungere ghiaccio alla birra. Secondo un sondaggio condotto da LG, il 30% dei bevitori britannici di questa fascia d'età preferisce la birra con il ghiaccio, una pratica che si è diffusa su piattaforme di social media come TikTok e che ha scatenato accese reazioni online.

Questa tendenza segue altre abitudini di consumo della Gen Z che hanno suscitato critiche, come l'aggiunta di jalapeños al Sauvignon Blanc o la scelta di pagare le bevande individualmente nei bar piuttosto che aprire un conto. Questi comportamenti sono stati accolti con scetticismo e persino con derisione da alcuni bevitori più anziani e da professionisti del settore, che li considerano una prova di mancanza di rispetto per la tradizione o di indisponibilità a confrontarsi con la cultura del bere consolidata.

Nonostante queste lamentele, i dati sul consumo di alcol da parte della Gen Z sono contrastanti. Un sondaggio Gallup ha rilevato che la percentuale di adulti sotto i 35 anni che bevono qualche volta è scesa dal 72% del 2003 al 62% del 2023. Anche il consumo regolare di alcolici è leggermente diminuito nello stesso periodo. Tuttavia, dati più recenti dell'IWSR Bevtrac suggeriscono una tendenza diversa: in 15 mercati esaminati, la percentuale di adulti Gen Z in età legale che hanno consumato alcolici negli ultimi sei mesi è passata dal 66% nel marzo 2023 al 73% nel marzo 2025. Negli Stati Uniti, questa percentuale è passata dal 46% al 70% in due anni.

Questi numeri indicano che, sebbene la generazione Z possa bere in modo diverso rispetto alle generazioni precedenti, non sta necessariamente abbandonando del tutto l'alcol. Il loro approccio appare invece più sperimentale e sociale, con la volontà di provare nuovi sapori e formati. Ciò rispecchia i modelli osservati nelle generazioni precedenti, che si orientavano verso bevande dolci o aromatizzate prima di sviluppare gusti più tradizionali.

I veterani del settore notano che ogni generazione ha i propri punti di accesso al vino e agli alcolici. David Parker, fondatore di Benchmark Wine Group, sottolinea che i baby boomers e i Gen Xers un tempo preferivano prodotti come Boone's Farm o wine coolers prima di passare a vini di qualità superiore. Jill Weber, archeologa e ristoratrice di Philadelphia, ricorda la popolarità di bevande come la Zima tra i suoi coetanei al college. Sostiene che ciò che oggi sembra strano o poco ortodosso domani potrebbe diventare mainstream.

Alcuni professionisti dell'ospitalità vedono nelle preferenze della Gen Z un'opportunità piuttosto che un problema. Cheron Cowan, beverage director di Craft New York, racconta di aver reagito positivamente quando un commensale spendaccione ha richiesto dei jalapeños nel suo Sauvignon Blanc. Pur non potendo soddisfare l'esatta richiesta, Cowan ha guidato l'ospite verso un vino bianco aromatico italiano, ottenendo un'esperienza soddisfacente per entrambe le parti.

Aimee Olexy, che gestisce il programma bevande del ristorante The Love di Philadelphia, apprezza l'apertura della generazione Z a nuove esperienze e il suo interesse a conoscere prodotti diversi. Aimee Olexy fa notare che questa generazione spesso preferisce la formalità e ama i cocktail del brunch o i pranzi lunghi. Quando la Gen Z abbraccia un particolare prodotto o categoria, il suo entusiasmo può portare a una crescita significativa delle vendite, come nel caso del recente aumento di popolarità dei vini bianchi rilevato dal rapporto annuale della Silicon Valley Bank.

L'approccio della Gen Z alla socializzazione si estende anche al di là dell'alcol. Peter Barsoom, fondatore dell'azienda di benessere e cannabis 1906, osserva che i giovani adulti sono sempre più interessati alle bevande analcoliche e alle bevande infuse di cannabis come alternative per le occasioni sociali. A suo avviso, questo fa parte di un più ampio spostamento verso la moderazione e la varietà piuttosto che verso l'astinenza.

Mentre la generazione Z continua a plasmare la cultura del bere alle proprie condizioni - sia che si tratti di raffreddare la birra con il ghiaccio o di aromatizzare il vino con i jalapeños - l'industria si trova di fronte a una scelta: adattarsi a queste preferenze in evoluzione o rischiare di allontanare una nuova generazione di consumatori. Per molti professionisti dell'ospitalità, abbracciare il cambiamento significa offrire un'ospitalità genuina e andare incontro agli ospiti dove si trovano, piuttosto che insistere sulla tradizione fine a se stessa.