Il Gruppo Caviro registra un calo dei ricavi del 9% a 351 milioni di euro, ma raddoppia l'utile netto nel contesto del crollo globale del vino

22-12-2025

Il primo produttore di vino italiano aumenta la redditività grazie al controllo dei costi e alla diversificazione, mentre il consumo globale di vino continua a diminuire

Il Gruppo Caviro, il più grande produttore di vino in Italia, ha chiuso l'esercizio fiscale 2024/25 con un fatturato consolidato di 351 milioni di euro, segnando un calo del 9% rispetto all'anno precedente. L'anno fiscale della società si è concluso il 31 agosto 2025. Nonostante il calo dei ricavi rispetto ai 385 milioni di euro del 2024, Caviro ha registrato un utile netto di 2,3 milioni di euro, in miglioramento rispetto agli 1,1 milioni di euro dell'anno precedente. Il gruppo attribuisce questo risultato al rigoroso controllo dei costi e alla diversificazione della gamma di prodotti.

Il vino rimane il cuore dell'attività di Caviro, rappresentando più della metà dell'attività totale. Altri segmenti importanti sono l'alcol, i mosti d'uva, l'acido tartarico e la divisione energia e ambiente. L'EBITDA dell'azienda è stato di 29 milioni di euro, in calo rispetto ai 34,3 milioni di euro del 2024. Tuttavia, l'EBIT è tornato in territorio positivo con 5,7 milioni di euro, che il management attribuisce alla normalizzazione degli accantonamenti.

Caviro ha anche migliorato la sua posizione finanziaria nel corso dell'anno. L'indebitamento finanziario netto è sceso da 80,3 a 66,5 milioni di euro, mentre il patrimonio netto è salito a 128 milioni di euro.

Carlo Dalmonte, presidente del Gruppo Caviro, ha commentato il contesto più ampio che ha influenzato la performance dell'azienda. Ha indicato la continua incertezza socio-politica e le mutevoli dinamiche globali come fattori che richiedono un'attenta considerazione da parte del gruppo. Dalmonte ha anche sottolineato che il calo strutturale del consumo globale di vino rappresenta una sfida significativa per il settore.

Secondo Dalmonte, la semplice ricerca di nuovi mercati non è più sufficiente per affrontare il calo della domanda. Ha invece sottolineato l'importanza di mantenere i margini attraverso l'efficienza e nuove strategie. Ha dichiarato che difendere la redditività in un anno così difficile è stato un punto di orgoglio per Caviro, ma ha sottolineato che questi risultati non sono un punto di arrivo. Piuttosto, servono come base per il lavoro futuro, mentre l'azienda si prepara ad affrontare un altro periodo impegnativo.

Il management di Caviro rimane cauto sulle prospettive del settore vitivinicolo e dei mercati globali. Il gruppo intende continuare a concentrarsi sull'efficienza operativa e sull'innovazione, mentre affronta i cambiamenti in atto nel comportamento dei consumatori e nelle condizioni del commercio internazionale.