06-10-2025
Nel primo semestre del 2025, le esportazioni di vino italiano hanno mostrato una buona tenuta, con un aumento dell'1,5% in valore, raggiungendo i 2,8 miliardi di euro, e del 2,1% in volume, per un totale di 703,5 milioni di litri. Questa performance ha superato di poco la crescita media globale dell'1,4% in valore. Tuttavia, gli Stati Uniti, un mercato chiave per il vino italiano, hanno registrato un calo nel periodo gennaio-luglio. Le esportazioni verso gli Stati Uniti sono diminuite dell'1,1% in valore e il prezzo medio al litro è calato del 6,8%.
La recente introduzione di una tariffa doganale statunitense del 15% sui vini dell'Unione Europea, in vigore dall'agosto 2025, ha colpito in particolare i vini mainstream importati dall'Europa. In risposta, diversi consorzi vinicoli italiani, tra cui quello del Chianti, stanno cercando attivamente mercati alternativi come Cina, Brasile e Sud-Est asiatico per compensare l'impatto.
La vendemmia italiana per il 2025 è stimata in 47,4 milioni di ettolitri, con un aumento dell'8% rispetto al 2024. Questo dato posiziona l'Italia ancora una volta come primo produttore di vino al mondo per volume, davanti a Francia e Spagna. Nonostante questa crescita complessiva, alcune regioni stanno scegliendo di limitare la produzione per mantenere la qualità e la reputazione. In Toscana, ad esempio, le previsioni indicano una riduzione da 2,7 milioni di ettolitri nel 2024 a 2,4 milioni nel 2025.
Il mercato del vino sfuso sta attualmente affrontando delle sfide. I broker riferiscono di una domanda lenta e di livelli di offerta elevati, che stanno esercitando una pressione al ribasso sui prezzi. Nel frattempo, l'innovazione digitale e l'intelligenza artificiale stanno guadagnando terreno nel settore. Un recente studio evidenzia come le applicazioni di intelligenza artificiale vengano utilizzate nella viticoltura, nei processi produttivi e nell'enoturismo per migliorare la sostenibilità e l'efficienza.
In termini di fusioni e acquisizioni, l'attività nel settore vinicolo è rallentata significativamente nel 2025. Il volume delle transazioni è ai minimi storici e la maggior parte delle operazioni di rilievo riguarda acquisizioni strategiche di marchi o strutture da parte di grandi gruppi affermati. Una transazione significativa riguarda l'acquisizione da parte di The Wine Group di marchi e strutture di Constellation Brands per circa 900 milioni di dollari. L'operazione comprende marchi, siti di produzione e scorte in California e in altre località degli Stati Uniti.
I prezzi delle uve presentano variazioni regionali, ma in generale riflettono una tendenza al ribasso rispetto agli anni precedenti. A Pavia, le uve Barbera DOP sono quotate in media a 48 euro al quintale (con una forbice da 40 a 55 euro). In Veneto e a Vicenza, i prezzi provvisori delle uve DOC oscillano tra i 40 e i 60 euro al quintale, con un premio maggiore per le uve biologiche.
Le attuali offerte di vino sfuso sulle piattaforme commerciali includono il Vermentino di Bolgheri a 320 euro per ettolitro, il vino rosso della Toscana a 200 euro per ettolitro e il rosso biologico della Maremma Toscana a 155 euro per ettolitro.
Le condizioni di vendemmia variano da una regione all'altra a causa di fattori climatici. In Alto Adige e lungo la Valle dell'Adige, la vendemmia è iniziata prima del solito, tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, grazie a una crescita equilibrata delle viti e a grappoli sani e meno compatti rispetto agli anni precedenti. Il Veneto prevede un aumento significativo della resa quest'anno, con 100.000 tonnellate di uva in più per la vendemmia 2025.
In Toscana, diversi consorzi hanno volontariamente ridotto i volumi di produzione quest'anno per concentrarsi sulla qualità piuttosto che sulla massimizzazione della produzione. Questo approccio mira a proteggere la reputazione della regione e a garantire la sostenibilità a lungo termine dei suoi vini in un contesto di cambiamento delle dinamiche di mercato e di pressioni commerciali internazionali.
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