20-09-2025

Un nuovo rapporto dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) mostra che l'intelligenza artificiale (IA) potrebbe incrementare il commercio globale di beni e servizi di quasi il 40% entro il 2040, a condizione che vengano attuate le giuste politiche. L'edizione 2025 del Rapporto sul commercio mondiale, pubblicato questa settimana a Ginevra, evidenzia come gli aumenti di produttività e la riduzione dei costi commerciali determinati dall'IA potrebbero rimodellare il commercio transfrontaliero nei prossimi due decenni.
La pubblicazione di punta dell'OMC prevede che, a seconda della velocità con cui le economie a basso e medio reddito raggiungeranno i Paesi ad alto reddito nelle infrastrutture digitali e nell'adozione dell'IA, il commercio globale potrebbe aumentare tra il 34 e il 37% entro il 2040. Nello stesso periodo, il PIL globale potrebbe aumentare del 12-13% secondo diversi scenari. Il rapporto sottolinea che questi guadagni dipendono dall'eliminazione del divario digitale, dagli investimenti nelle competenze della forza lavoro e dal mantenimento di ambienti commerciali aperti e prevedibili.
Secondo il rapporto, l'IA può aiutare le economie ad accedere a beni abilitanti fondamentali come materie prime, semiconduttori e input intermedi. Nel 2023, il commercio globale di questi beni abilitanti per l'IA raggiungerà i 2.300 miliardi di dollari. Tuttavia, l'accesso rimane disomogeneo. Alcuni Paesi a basso reddito devono affrontare tariffe consolidate fino al 45% su questi prodotti, limitando la loro capacità di partecipare all'economia digitale.
Ngozi Okonjo-Iweala, Direttore generale dell'OMC, ha scritto nella prefazione del rapporto che "l'IA ha un enorme potenziale di riduzione dei costi commerciali e di aumento della produttività. Tuttavia, l'accesso alle tecnologie dell'IA e la capacità di partecipare al commercio digitale rimangono altamente diseguali". L'autrice ha auspicato un mix di politiche commerciali, di investimento e complementari per garantire che la crescita guidata dall'IA vada a beneficio di tutte le economie.
Il rapporto delinea uno scenario in cui le economie a basso e medio reddito dimezzano il loro divario di infrastrutture digitali rispetto ai Paesi ad alto reddito e adottano l'IA in modo più diffuso. In questo caso, i redditi di queste economie potrebbero aumentare rispettivamente del 15% e del 14% entro il 2040. Ma il rapporto avverte anche che, in assenza di investimenti mirati nell'istruzione e nella formazione, le disuguaglianze all'interno dei Paesi potrebbero aumentare, poiché alcuni lavoratori rimarrebbero indietro a causa dei cambiamenti tecnologici.
La politica commerciale è un'altra area di preoccupazione. Il numero di restrizioni quantitative sui beni legati all'IA è passato da 130 nel 2012 a quasi 500 nel 2024, soprattutto a causa delle economie ad alto e medio reddito. L'OMC osserva che politiche commerciali aperte e prevedibili sono essenziali per diffondere i benefici dell'IA in modo più ampio.
L'organizzazione ritiene di svolgere un ruolo chiave in questo processo. L'OMC offre ai suoi membri un forum per discutere le misure commerciali relative all'IA. Finora, all'OMC sono state sollevate 80 questioni commerciali specifiche riguardanti l'IA. Ci sono state anche discussioni specifiche sul commercio inclusivo nel contesto del programma di lavoro sul commercio elettronico.
Il rapporto suggerisce che una più ampia partecipazione ad accordi come l'Accordo sulle tecnologie dell'informazione dell'OMC e l'aggiornamento degli impegni nell'ambito dell'Accordo generale sul commercio dei servizi potrebbero rendere l'IA più accessibile e conveniente in tutto il mondo.
I risultati giungono in un momento in cui i governi sono alle prese con le modalità di regolamentazione delle tecnologie emergenti, garantendo al contempo un'ampia condivisione della crescita economica. L'analisi dell'OMC sottolinea le opportunità e le sfide che si prospettano quando l'IA diventa un motore sempre più importante del commercio globale.
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