03-01-2025

Un gruppo di consulenti scientifici statunitensi ha ribadito i potenziali benefici per la salute associati al consumo moderato di alcol. Secondo un recente rapporto preparato per le Linee guida dietetiche emanate dal Dipartimento dell'Agricoltura (USDA) e dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS), gli individui che bevono moderatamente hanno un tasso di mortalità complessivo inferiore rispetto ai non bevitori. Il rapporto si basa su un'ampia revisione delle ricerche attuali sugli effetti dell'alcol sulle malattie cardiovascolari, sul cancro, sul declino cognitivo e su altri problemi di salute.
Il gruppo di esperti che ha condotto questa analisi è stato convocato dalla National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine (NASEM), un'istituzione autorevole che ha riunito 14 esperti di salute pubblica, medicina di famiglia, epidemiologia e biostatistica. Il loro obiettivo era quello di valutare la letteratura scientifica disponibile e fornire raccomandazioni basate su dati concreti. Gli esperti hanno definito il consumo moderato come un massimo di due bevande alcoliche al giorno per gli uomini e una per le donne. Hanno concluso, con un moderato livello di certezza, che l'assunzione moderata di alcol è associata a una minore mortalità generale rispetto all'astinenza.
Il rapporto sottolinea che il consumo moderato di alcol è legato a un rischio ridotto di morte per malattie cardiovascolari sia negli uomini che nelle donne. Tuttavia, i ricercatori mettono in guardia sul fatto che gli studi in questo settore si basano spesso su dati autodichiarati, che potrebbero influenzare l'accuratezza dei risultati. Inoltre, sottolineano che gli studi osservazionali mostrano una correlazione ma non provano la causalità.
Per quanto riguarda i rischi di cancro, il gruppo di esperti ha riscontrato una moderata evidenza che il consumo moderato di alcol aumenta il rischio di cancro al seno. Tuttavia, non ci sono prove conclusive che colleghino il consumo moderato di alcolici ad altri tipi di cancro, come il cancro del colon-retto, della faringe o dell'esofago. Inoltre, il gruppo di esperti non ha trovato prove sufficienti per stabilire se il consumo di alcol abbia un impatto sullo sviluppo della demenza o di malattie come l'Alzheimer.
Il dibattito in corso sui rischi e i benefici dell'alcol si svolge tra le pressioni dei gruppi che promuovono l'astinenza totale, sostenendo che nessun livello di consumo di alcol è del tutto sicuro. Ciononostante, i risultati del gruppo scientifico rafforzano le raccomandazioni esistenti nelle Linee guida dietetiche degli Stati Uniti, che dal 1995 suggeriscono che l'assunzione moderata di alcol può offrire alcuni benefici per la salute, pur mettendo in guardia dal consumo eccessivo di alcol.
Tuttavia, un altro comitato potrebbe introdurre modifiche a queste linee guida ufficiali. L'Interagency Coordinating Committee on the Prevention of Underage Drinking (ICCPUD), che si occupa di ridurre il consumo di alcol tra i giovani, ha avviato una propria indagine sugli effetti dell'alcol. A differenza del gruppo NASEM, l'ICCPUD utilizza modelli matematici per calcolare i danni complessivi causati dall'alcol, compresi i problemi di salute, gli incidenti stradali e la violenza legata all'alcol.
L'approccio di questo secondo comitato ha suscitato polemiche, soprattutto perché la maggior parte dei suoi membri proviene da ambienti di ricerca sulle dipendenze e di politica dell'alcol, il che, secondo alcuni critici, potrebbe influenzare le loro raccomandazioni verso limiti più severi. Un gruppo bipartisan di legislatori statunitensi ha espresso la propria preoccupazione in una lettera indirizzata ai segretari dell'HHS e dell'USDA, mettendo in dubbio la legittimità dello studio dell'ICCPUD e facendo notare che il comitato non è stato autorizzato né finanziato dal Congresso per condurre tale ricerca.
La lettera, firmata da 113 membri del Congresso e guidata dai rappresentanti Mike Thompson della California e Dan Newhouse di Washington, sostiene che l'ICCPUD dovrebbe continuare a concentrarsi sulla sua missione originaria di prevenire il consumo di alcol da parte dei minorenni, piuttosto che influenzare le linee guida per gli adulti. I legislatori hanno avvertito che spostare l'attenzione del comitato potrebbe danneggiare la sua credibilità ed erodere la fiducia del pubblico nelle raccomandazioni future.
Al momento, l'ICCPUD non ha annunciato quando renderà noti i suoi risultati o come questi potrebbero influenzare le prossime linee guida dietetiche. Il dibattito tra il mantenimento delle attuali raccomandazioni e la richiesta di limiti più severi continua ad attirare l'attenzione sia in ambito scientifico che politico.
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