Le vendite di Pernod Ricard sono calate del 14,3% nel primo trimestre, ma hanno battuto le aspettative del mercato

17-10-2025

I venti di valuta e la debolezza della domanda in Cina e negli Stati Uniti pesano sui risultati, mentre prosegue la strategia di premiumization

Pernod Ricard, il gruppo francese di alcolici e secondo produttore mondiale di vini e liquori, ha registrato un fatturato di 2,384 miliardi di euro per il primo trimestre dell'anno fiscale 2026. Questa cifra rappresenta un calo del 14,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente in termini assoluti e del 7,6% su base organica. La società ha attribuito parte di questo calo agli effetti valutari sfavorevoli, che hanno avuto un impatto negativo di 143 milioni di euro, principalmente a causa delle fluttuazioni del dollaro statunitense, della rupia indiana e della lira turca. Inoltre, i cambiamenti nel perimetro di attività dell'azienda, in particolare la vendita della divisione vino, hanno avuto un ulteriore impatto negativo di 54 milioni di euro.

Per quanto riguarda le regioni, i ricavi di Pernod Ricard in Europa sono scesi del 7,8% a 752 milioni di euro. Anche nelle Americhe le vendite sono diminuite del 7,8%, raggiungendo i 641 milioni di euro. Il segmento Asia e Resto del Mondo ha registrato un calo più marcato, pari al 16,1%, con un fatturato di 991 milioni di euro. L'azienda ha spiegato che le vendite negli Stati Uniti sono state influenzate dagli aggiustamenti delle scorte, mentre in Cina le vendite sono crollate a causa delle deboli condizioni macroeconomiche e della scarsa fiducia dei consumatori.

Guardando ai singoli marchi, i marchi strategici internazionali di Pernod Ricard hanno registrato un calo delle vendite del 9%. Questo è stato determinato principalmente da un calo significativo di Martell in Cina e da diminuzioni di Jameson e Absolut negli Stati Uniti, entrambi particolarmente colpiti dagli aggiustamenti delle scorte. Ballantine's ha registrato un calo delle vendite nel settore travel retail della Corea del Sud, mentre Royal Salute ha dovuto affrontare delle difficoltà a Taiwan. I marchi strategici locali hanno registrato un calo dei ricavi del 4%, mentre i marchi speciali hanno subito una riduzione del 5%, in gran parte influenzata dall'andamento del mercato statunitense.

Nonostante questi cali, i risultati trimestrali di Pernod Ricard hanno leggermente superato le aspettative del mercato. Il fatturato riportato dalla società è stato superiore alla stima di consenso di 2,35 miliardi di euro rilevata da Invest Securities. Dopo l'annuncio dei risultati il 16 ottobre, le azioni di Pernod Ricard hanno chiuso in rialzo di oltre il 4% sull'indice CAC 40.

Pernod Ricard continua a concentrarsi sulla premialità e sulle iniziative di efficienza, mentre affronta le difficili condizioni di mercato. Il gruppo sta ristrutturando il suo portafoglio verso prodotti di fascia più alta e ha recentemente completato la vendita della sua divisione vino come parte di questa strategia. L'azienda mantiene posizioni forti a livello globale: è il numero uno al mondo negli alcolici bianchi, nei rum e nelle bevande a base di anice, il numero due nei whisky e nei liquori e il numero tre nei cognac, nei brandy e negli amari.

Il modello commerciale del gruppo è altamente decentralizzato, con sei società di marchio - tra cui Absolut, Chivas Brothers, Martell-Mumm-Perrier-Jouët, Irish Distillers, Pernod-Ricard France e Havana Club - e cinque società di mercato che supportano marchi internazionali e locali. Gli Stati Uniti rimangono il principale mercato singolo con il 19% del fatturato, seguiti da India (12%), Cina (10%) e Francia (5%).

Pernod Ricard persegue anche obiettivi ambientali nell'ambito della sua "roadmap S&R", che mira alla neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050. Entro il 2030, l'azienda punta ad azzerare le emissioni delle proprie attività e sta collaborando con oltre 5.000 agricoltori per promuovere un'agricoltura rigenerativa lungo tutta la sua catena di approvvigionamento.

L'azienda deve affrontare diverse sfide. La sua attività è altamente stagionale - due terzi dell'attività annuale si svolge tra luglio e dicembre - e rimane sensibile alle fluttuazioni valutarie e alle tariffe imposte da mercati importanti come gli Stati Uniti e la Cina. Pernod Ricard sta anche cercando un acquirente per il suo marchio di champagne Mumm, nell'ambito della continua ottimizzazione del portafoglio.

Per l'anno fiscale 2026, Pernod Ricard ha dichiarato di aspettarsi un miglioramento dell'andamento delle vendite nette organiche nella seconda metà dell'anno. Per quanto riguarda gli anni fiscali dal 2027 al 2029, il management prevede una crescita annuale del fatturato tra il quattro e il sette per cento e continui progressi nei margini operativi.

Alexandre Ricard è presidente e amministratore delegato del consiglio di amministrazione del gruppo. La famiglia fondatrice mantiene una partecipazione significativa nell'azienda, pari a poco più del 14%, con ulteriori partecipazioni da parte dei dipendenti e del gruppo di investimento Bruxelles-Lambert.

Nonostante gli attuali venti contrari dovuti all'incertezza economica globale e al cambiamento del comportamento dei consumatori, soprattutto in mercati chiave come la Cina e gli Stati Uniti, Bernod Ricard rimane impegnata nella sua strategia a lungo termine incentrata sulla premialità, sull'accelerazione digitale, sulla disciplina dei costi e sulle iniziative di sostenibilità in tutte le sue attività globali.