13-11-2024
L'Italia ha aumentato le esportazioni di vino nel primo semestre del 2024, raggiungendo 1,0545 miliardi di litri, con un aumento del 2,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Secondo i dati delle dogane italiane, il valore di queste esportazioni è cresciuto del 3,3%, per un totale di 3,8726 miliardi di euro, con un prezzo medio al litro in leggero aumento dello 0,7% a 3,67 euro. Pur mantenendo la posizione di primo esportatore al mondo per volume, l'Italia è ancora molto indietro rispetto alla Francia per quanto riguarda i ricavi.
L'aumento delle esportazioni di vino italiano di quest'anno è stato determinato dagli incrementi di gennaio, febbraio e aprile, sia in valore che in volume, e da un ulteriore aumento in volume a maggio. Si tratta di un miglioramento rispetto al 2023, anno in cui si è registrato un calo dello 0,8% sia in valore che in volume. L'unica categoria che ha registrato un calo è stata quella del vino in Bag-in-box, che è diminuita sia in valore che in volume, mentre il vino sfuso è diminuito in volume ma è stato l'unico tipo a registrare un aumento del prezzo medio.
Gli spumanti hanno registrato una forte performance, con un aumento del 7% in valore e dell'11% in volume. Anche il vino confezionato ha registrato un modesto incremento, con una crescita del 2,1% in valore e del 2,4% in volume. Il vino confezionato rimane il primo export italiano in termini assoluti, con 598,1 milioni di litri e 2,584 miliardi di euro, rappresentando oltre il 56% del volume totale e il 66% del valore totale delle esportazioni. Il prezzo medio del vino confezionato è sceso leggermente dello 0,2%, attestandosi a 4,32 euro al litro. Il vino spumante sta guadagnando terreno come seconda categoria esportata, raggiungendo 252 milioni di litri e 1,0794 miliardi di euro di valore. Il vino sfuso ha perso volume, scendendo a 1,8 milioni di ettolitri, ma ha aumentato i ricavi del 4,7%, raggiungendo i 156 milioni di euro. Nel frattempo, le esportazioni di Bag-in-box si sono attestate a 22,8 milioni di litri e 53,24 milioni di euro.
L'Italia ha esportato vino in 175 mercati globali nel primo semestre del 2024. La Germania, un mercato chiave per il vino sfuso, ha perso terreno come destinazione principale in termini di volume, scendendo dell'1,2% a 251,6 milioni di litri, che è ancora 74 milioni di litri in più rispetto agli Stati Uniti, il secondo mercato. Gli Stati Uniti, tuttavia, rimangono leader in termini di valore delle esportazioni, aumentando la loro quota del 4,7% a 938,9 milioni di euro, superando di gran lunga i 584 milioni di euro della Germania, in crescita dell'1,1%. Questa discrepanza è legata ai prezzi medi: La Germania ha registrato il prezzo più basso tra i primi dieci mercati con 2,32 euro al litro, mentre gli Stati Uniti hanno registrato il terzo prezzo più alto con 5,28 euro al litro, dietro solo ai 5,85 euro della Svizzera e ai 5,35 euro del Canada. Queste cifre evidenziano il valore premium dei vini italiani in Nord America.
Il Regno Unito ha mantenuto la sua posizione di terzo mercato, importando 120,6 milioni di litri, con un aumento del 2,3%, per un totale di 387,9 milioni di euro, in crescita del 2%, con un prezzo medio stabile a 3,21 euro al litro. La Svizzera, nonostante un calo del 5,5% del valore a 194,1 milioni di euro, ha mantenuto il quarto posto, seguita dal Canada con 175,2 milioni di euro, con un leggero aumento dello 0,2%. La Russia ha registrato la crescita maggiore, salendo al quinto posto per volume, con un aumento del 74% a 39,8 milioni di litri, mentre in termini di valore si è posizionata all'ottavo posto, con un aumento dell'80% a 121 milioni di euro. Il prezzo medio del vino esportato in Russia è stato di 3,04 euro al litro, inferiore alla media generale.
L'Italia ha visto diminuire le esportazioni verso la Francia (-11% in volume e -6% in valore), la Svizzera (-5,5% in valore e -3,8% in volume) e il Belgio (-3,8% in valore e -6,5% in volume). In positivo, le esportazioni verso i Paesi Bassi sono cresciute del 6,2% in valore e dell'8,2% in volume, mentre quelle verso l'Austria sono aumentate del 20,4% in valore e del 13,8% in volume. Inoltre, le vendite in Giappone hanno mostrato segni di ripresa.
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