Castel investe 10 milioni di euro nel vino analcolico mentre il 16% dei consumatori francesi abbraccia questa tendenza

Il nuovo impianto Loire-Atlantique utilizza una tecnologia avanzata per preservare il sapore, con modifiche normative volte a stimolare l'innovazione e il valore di mercato

17-12-2025

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Castel Invests €10 Million in Non-Alcoholic Wine as 16% of French Consumers Embrace the Trend

Castel, il terzo gruppo commerciale di vini al mondo, ha annunciato un importante investimento di 10 milioni di euro nella produzione di vini analcolici e a basso contenuto alcolico. L'azienda sta costruendo un nuovo impianto di dealcolizzazione all'avanguardia presso la sede di La Chapelle-Heulin, nella Loira Atlantica, in Francia. Questa mossa segna uno dei maggiori investimenti nel settore dei vini analcolici francesi e segnala l'impegno di Castel ad espandere la propria presenza in questo mercato in crescita.

Il nuovo impianto sarà dotato di un'avanzata tecnologia di distillazione sottovuoto, che consente di rimuovere l'alcol a basse temperature (tra i 30 e i 40 gradi Celsius) per pochi secondi. Secondo Castel, questo processo preserva il 100% degli aromi naturali del vino catturandoli nella fase acquosa e reincorporandoli nel prodotto finito. L'azienda sottolinea che durante questo processo non vengono aggiunti aromi esterni. Dopo la dealcolizzazione, il vino viene raffreddato a 5 gradi Celsius e stabilizzato utilizzando un tunnel di pastorizzazione personalizzato, senza stabilizzatori chimici. Il prodotto finale contiene meno dello 0,05% di alcol in volume, ben al di sotto della soglia legale per i vini analcolici.

L'investimento di Castel arriva mentre altri gruppi vinicoli francesi sono entrati nel mercato dei vini analcolici, tra cui Bordeaux Families e Moderato/Vivadour. Tuttavia, la scala e l'approccio tecnologico di Castel la distinguono. L'azienda sostiene che il suo metodo consente di ottenere vini analcolici con profili equilibrati e aromi preservati, rispondendo alle critiche comuni sulla perdita di sapore dei vini dealcolizzati.

Oltre a produrre vini analcolici, Castel utilizzerà il suo nuovo impianto per produrre vini a basso contenuto alcolico, riducendo il contenuto alcolico ai livelli desiderati senza miscelare con i vini tradizionali. L'azienda afferma che il suo processo consente anche di ridurre il contenuto di zuccheri (meno di 30 grammi per litro) rispetto ai 50-60 grammi normalmente presenti nella maggior parte dei vini analcolici.

Castel chiede anche cambiamenti normativi per sostenere ulteriori innovazioni in questa categoria. L'azienda chiede di consentire l'uso del glicerolo, un composto naturalmente presente nel vino dalla fermentazione, per migliorare la sensazione in bocca e ridurre la dipendenza dagli zuccheri aggiunti. Sebbene sia in corso un dibattito all'interno dell'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) sui livelli accettabili di glicerolo nei vini dealcolizzati, Castel sostiene che ciò contribuirebbe a creare prodotti più equilibrati.

Un'altra questione normativa sollevata da Castel riguarda le indicazioni geografiche. Attualmente, i vini completamente dealcolizzati possono essere venduti solo come "vin de France", senza alcun riferimento a regioni o terroir specifici. Castel ritiene che autorizzare le denominazioni di origine protette (AOP) e le indicazioni geografiche protette (IGP) per i vini dealcoolizzati apporterebbe un valore aggiunto sia per i produttori che per i consumatori. L'azienda sottolinea che la dealcolizzazione parziale è già consentita fino al 6% di alcol in volume in alcune regioni IGP, ma vuole che queste regole siano estese per includere i vini completamente dealcolizzati.

I dati di mercato confermano l'ottimismo di Castel sul futuro dei vini no-low. Secondo un'indagine condotta da Vinomètre di Toutlevin & Plus nel 2025 con 5.000 intervistati, il 16% dei consumatori francesi di vino beve già vini analcolici, una cifra che sta aumentando con l'incremento della distribuzione.

Castel sta lanciando nuovi prodotti a marchio Néphalia utilizzando il nuovo impianto, tra cui Chardonnay 0%, Cabernet Sauvignon 0%, un rosé 0% e uno spumante 0%. Questi prodotti andranno a completare le gamme esistenti, come Grain d'Envie in Francia e VilaVeroni in Italia. Barton & Guestier, un altro marchio Castel, offre già B&G Sparkling 0%. Nicolas, un importante rivenditore di vini francese di proprietà di Castel, prevede di lanciare i propri vini analcolici a marchio privato durante il Dry January 2026.

Grazie a questo investimento e alla spinta verso un cambiamento normativo, Castel intende posizionarsi come leader nel settore dei vini analcolici e a basso contenuto alcolico di alta qualità sia in Francia che a livello internazionale. L'azienda vede un forte potenziale di crescita grazie al continuo aumento dell'interesse dei consumatori e all'evoluzione degli standard del settore per sostenere l'innovazione in questa categoria.

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