R.I.V.E. 2025 si espande con il 20% in più di espositori, mentre la produzione di vino in Italia è destinata a crescere dell'8%.

05-11-2025

La fiera internazionale di Pordenone mette in risalto innovazione, sostenibilità e tecnologia tra una partecipazione record e un crescente interesse globale per il vino italiano

Dal 5 al 7 novembre 2025, la città di Pordenone ospita la quinta edizione di R.I.V.E., il Salone Internazionale della Viticoltura e dell'Enologia. L'evento si svolge presso la Fiera di Pordenone e si prevede che richiamerà professionisti del settore vitivinicolo, tra cui cantine, enologi e produttori di vino. L'ingresso è gratuito per gli operatori del settore che si registrano sul sito ufficiale.

R.I.V.E. si è tenuta per la prima volta nel 2017 ed è diventata in breve tempo un evento chiave per il settore vitivinicolo, concentrandosi su ogni fase della filiera, dalla vite alla bottiglia. La manifestazione è organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con FEDERUNACOMA e FEDERACMA, due importanti organizzazioni di macchine agricole. L'evento riceve anche il supporto di ITA - Italian Trade Agency, Assoenologi (l'associazione nazionale dei tecnici per la viticoltura e l'enologia), CAI Agromec (che rappresenta le aziende di meccanizzazione agricola), oltre a banche locali e istituzioni regionali.

Renato Pujatti, presidente di Pordenone Fiere, ha detto che R.I.V.E. vuole essere più di una semplice esposizione. L'ha descritta come una piattaforma che promuove l'innovazione, il progresso tecnico, la sostenibilità e l'internazionalizzazione del settore vitivinicolo. Secondo Pujatti, ogni edizione ha visto crescere sia il numero degli espositori che la partecipazione internazionale, con una forte attenzione ai contenuti scientifici e tecnici.

Stefano Zannier, assessore regionale alle Risorse agroalimentari, ha sottolineato l'importanza strategica di R.I.V.E. per il settore vitivinicolo in un momento in cui le sfide del mercato sono in aumento. Ha sottolineato la necessità di investimenti mirati in meccanizzazione ed efficienza per aiutare i produttori a mantenere il loro vantaggio competitivo.

La scelta di Pordenone come città ospitante riflette l'importanza della regione per l'enologia italiana. Il nord-est dell'Italia produce circa un quarto della produzione vinicola nazionale. L'area è nota anche per la sua leadership nella produzione di vivai di vite ed è la patria del Prosecco, uno dei marchi vinicoli italiani più riconosciuti a livello mondiale.

Per la vendemmia 2025, l'Italia dovrebbe produrre circa 47,4 milioni di ettolitri di vino e mosto, con un aumento dell'8% rispetto al 2024. Il Veneto rimane la prima regione produttrice con oltre 10,6 milioni di ettolitri nel 2024 e un aumento previsto del 2% per il 2025. Il Friuli-Venezia Giulia è destinato a crescere del 10%, mentre il Trentino-Alto Adige prevede un aumento del 9%.

La R.I.V.E. di quest'anno vedrà la partecipazione di oltre 250 aziende con stand e la presentazione di più di 350 marchi di prodotti, macchinari e tecnologie per ogni parte della filiera vitivinicola. Saranno aperti otto padiglioni espositivi, per un totale di 28.000 metri quadrati, più un'area esterna dedicata alle dimostrazioni dal vivo nell'ambito del programma Dynamic RIVE. Tra i partecipanti figurano espositori provenienti da Francia, Spagna, Slovenia e Germania. Rispetto al 2023, c'è un padiglione in più e un aumento di oltre il 20% degli espositori.

Gli organizzatori sperano di superare i 10.000 visitatori della scorsa edizione, attirando un maggior numero di ospiti internazionali, soprattutto dai Balcani e dall'Europa dell'Est, regioni sempre più interessate alla tecnologia enologica italiana.

Oltre alle esposizioni commerciali, R.I.V.E. pone un forte accento sulla formazione e sull'innovazione. Il programma Enotrend offrirà oltre trenta seminari, workshop e conferenze sviluppati da un comitato tecnico-scientifico guidato dal professor Attilio Scienza. Gli argomenti trattati comprendono la ricerca scientifica, le pratiche di sostenibilità, le nuove tecnologie per i vigneti, i cambiamenti normativi, i vitigni resistenti e le incertezze del mercato.

Il R.I.V.E. dinamico, che si terrà all'esterno del Padiglione 6 in un vigneto ricreato, permetterà ai visitatori di assistere a dimostrazioni dal vivo di robotica e droni utilizzati nella viticoltura di precisione, un esempio di come la tecnologia stia trasformando la gestione dei vigneti.

Una novità di quest'anno è il Premio R.I.V.E. per l'innovazione in viticoltura ed enologia. Questo premio premierà gli espositori i cui prodotti o progetti combinano al meglio la produttività con la sostenibilità e l'adattabilità ai cambiamenti climatici. Tra le 34 proposte presentate dagli espositori in categorie quali macchinari per la viticoltura, soluzioni agronomiche, strumenti digitali e tecnologie o prodotti enologici, una giuria tecnica selezionerà quattro vincitori per categoria. La cerimonia di premiazione si svolgerà durante l'evento di apertura del 5 novembre.

La crescente dimensione di R.I.V.E. riflette sia le sue radici locali in una delle regioni vinicole più produttive d'Europa sia la sua ambizione di fungere da punto di riferimento per l'innovazione nell'industria vinicola mondiale.