Cavazza svela la nuova etichetta del vino Cicogna, che fa rivivere l'arte degli anni '80 e il patrimonio locale

23-10-2025

La storica cantina veneta aggiorna la linea rossa di punta e offre ai collezionisti rare annate risalenti alla fine degli anni '80

Cavazza, storica azienda vinicola di Montebello Vicentino, ha introdotto una nuova etichetta per la linea di vini rossi Cicogna. Il cambiamento segna un significativo aggiornamento dell'identità visiva dei vini di punta dell'azienda dei Colli Berici. L'annuncio è stato dato nell'ottobre 2025 presso la sede della cantina in provincia di Vicenza.

La linea Cicogna è stata al centro del portafoglio Cavazza per più di tre decenni. Secondo Stefano Cavazza, che guida l'azienda di famiglia insieme ai cugini Andrea, Elisa e Mattia, il restyling fa parte di un più ampio sforzo di rebranding iniziato diversi anni fa. La nuova etichetta si ispira ai disegni originali creati alla fine degli anni '80 da un artista locale e amico di famiglia. L'aspetto aggiornato presenta un'illustrazione più grande e colorata della cicogna, in riferimento alla parola italiana "cicogna", che significa "deposito", e mantiene il nome del vitigno su ogni bottiglia, come Merlot, Cabernet o Syrah.

Il nome Cicogna affonda le sue radici nella storia locale. Si riferisce a un'antica famiglia nobile veneziana che un tempo utilizzava i Colli Berici come rifugio stagionale. Nei secoli passati, gli aristocratici veneziani sfuggivano all'aria umida di Venezia svernando su queste colline, accessibili grazie a una rete di canali. Con il tempo, Cicogna divenne un toponimo nella zona di Alonte e la sua presenza è rintracciabile su mappe risalenti a più di duecento anni fa.

Cavazza ha acquisito la Tenuta Cicogna nel 1987 dopo decenni di produzione di vini a base di Garganega a Gambellara. La famiglia ha riconosciuto il potenziale dei terreni calcarei e del microclima unico dei Colli Berici per la produzione di vini rossi strutturati e longevi. Le etichette originali di Cicogna sono state disegnate subito dopo l'acquisizione e sono state reinterpretate per il mercato di oggi.

La nuova etichetta intende sottolineare sia la tradizione che l'innovazione. Stefano Cavazza ha dichiarato che l'obiettivo è stato quello di dare maggiore chiarezza e luminosità al marchio, sottolineando al tempo stesso il suo legame con il luogo e con il vitigno. L'immagine della cicogna rimane centrale, a simboleggiare la continuità con le generazioni passate.

Oltre all'aggiornamento del packaging, Cavazza ha introdotto un listino prezzi dedicato alle vecchie annate dei vini Cicogna. Si tratta di un'iniziativa insolita per i produttori della regione, che riflette l'impegno verso l'invecchiamento come strumento per valorizzare il carattere del territorio. Alcune bottiglie disponibili risalgono alla fine degli anni '80, offrendo ai collezionisti e ai professionisti del vino l'accesso a rari esempi provenienti dalla cantina della tenuta.

Cavazza è stata fondata nel 1928 ed è considerata una delle aziende vinicole storiche del Veneto. L'azienda gestisce 130 ettari in due denominazioni principali: Gambellara Classico DOC, nota per i suoi terreni vulcanici e per i vini bianchi a base di Garganega; e Colli Berici DOC, con terreni di origine marina adatti sia a varietà autoctone come il Tai Rosso sia a vitigni internazionali come Merlot e Cabernet Sauvignon. La produzione annuale è di circa 600.000 bottiglie.

L'azienda possiede la certificazione SQNPI per le pratiche sostenibili e pone una forte enfasi sulla biodiversità e sull'uso di energia rinnovabile. Con le sue ultime iniziative, Cavazza mira a rafforzare la sua reputazione di produttore leader nel Nord Italia, onorando le sue radici e adattandosi alle mutevoli aspettative del mercato.