Le vendite di vino al dettaglio in Italia calano del 2,4% nel terzo trimestre a causa della stanchezza del mercato

18-12-2025

L'e-commerce emerge come unico canale di crescita, mentre la sensibilità al prezzo e le promozioni condizionano le scelte dei consumatori in tutta Italia

Il mercato del vino italiano mostra segni di stanchezza dopo la breve ripresa della primavera. Questa tendenza è stata evidenziata nell'ultima pubblicazione dell'Osservatorio Wine Monitor, promosso da Nomisma. L'analisi, basata su dati NIQ, ha preso in esame l'andamento delle vendite di vino nel canale extradomestico italiano, con particolare attenzione a valori, volumi e prezzi medi. I dati sono organizzati per formato distributivo, tipologia di vino e trimestre.

Durante i mesi estivi, le vendite di vino al dettaglio non hanno avuto l'impulso atteso. La domanda è rimasta cauta e la crescita dei prezzi si è stabilizzata. Nel terzo trimestre del 2025, i volumi di vendita hanno subito un calo più marcato, con una diminuzione del 2,4% rispetto al periodo precedente. Anche i valori delle vendite non sono riusciti a tornare in territorio positivo, registrando un leggero calo dello 0,2%.

Tra i canali distributivi, il settore discount ha visto arrestarsi la sua crescita, con un calo sia del valore che del volume. Al contrario, l'e-commerce ha registrato una buona performance, accelerando rispetto ai trimestri precedenti. Gli ipermercati e i supermercati hanno continuato a mostrare una certa resistenza nel mantenere i valori delle vendite.

Il terzo trimestre ha visto anche un equilibrio più stabile tra le diverse categorie di vino. La crescita dei vini spumanti è rallentata rispetto all'inizio dell'anno. I vini fermi e frizzanti hanno continuato a diminuire, con valori in calo dello 0,2% e volumi in calo del 3,3%. Tuttavia, i prezzi medi di questi vini sono aumentati del 3,2%.

I vini spumanti sono riusciti a mantenere una crescita positiva dei volumi del 2,8% e valori complessivamente stabili, ma la loro performance è stata meno impressionante rispetto ai trimestri precedenti. Il prezzo medio di vendita dei vini spumanti è sceso del 2,8%, suggerendo che i consumatori stanno optando per opzioni più convenienti e approfittando di promozioni diffuse.

Se si considerano i primi nove mesi del 2025 nel loro complesso, il mercato rimane negativo. Da gennaio a settembre, le vendite di vino al dettaglio hanno registrato un modesto aumento in valore dello 0,7%, ma un calo in volume del 2,3%. Questa tendenza è stata sostenuta da un ulteriore aumento dei prezzi medi del 3,1%.

L'e-commerce è stato l'unico canale a registrare una crescita dei volumi in questo periodo, grazie alla domanda estiva e a strategie di prezzo più competitive. Il Cash & Carry è rimasto il segmento più debole, ma ha mostrato segni di rallentamento delle perdite rispetto ai mesi precedenti.

I dati dell'Osservatorio Wine Monitor di Nomisma evidenziano la continua cautela dei consumatori italiani nell'acquisto di vino nei canali retail. La sensibilità al prezzo rimane elevata e le attività promozionali influenzano le decisioni di acquisto in tutti i segmenti. L'andamento del mercato nei prossimi mesi dipenderà dall'evoluzione di queste tendenze, in funzione dell'evoluzione delle condizioni economiche e della fiducia dei consumatori verso il prossimo anno.