13-09-2024
La Norvegia, un mercato vinicolo tradizionalmente solido, ha registrato una notevole flessione delle importazioni di vino nella prima metà del 2024. Secondo i dati delle dogane norvegesi, il Paese ha ridotto le importazioni di vino di circa l'8% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo calo segna il volume più basso di importazioni di vino degli ultimi cinque anni, anche se è importante notare che il 2023 è stato un anno eccezionale, che ha stabilito un record assoluto per le importazioni di vino norvegese. Nonostante la recente flessione, i 44,4 milioni di litri importati nella prima metà del 2024 rappresentano ancora la seconda cifra più alta mai registrata.
Anche il valore totale delle importazioni di vino è diminuito, raggiungendo i 2,615 miliardi di corone norvegesi (NOK), una cifra coerente con la riduzione complessiva del volume. Tuttavia, i prezzi medi sono rimasti stabili, il che indica che non ci sono stati cambiamenti significativi nei prezzi per unità di volume. Questa stabilità suggerisce che, mentre la domanda di vino potrebbe essere in calo, i punti di prezzo a cui i vini vengono acquistati non sono stati sottoposti a grandi pressioni al ribasso.
Una delle tendenze più significative nelle importazioni di vino norvegese è la crescente popolarità dei vini bag-in-box (BIB). In contrasto con il calo generale delle importazioni di vino, i vini BIB hanno continuato a crescere sia in volume che in valore. Questi vini in scatola stanno per superare i vini in bottiglia come formato principale per volume, un cambiamento notevole nelle preferenze dei consumatori. I vini BIB sono già la seconda categoria di vino per valore, superando i vini spumanti. Questa crescita riflette il cambiamento delle abitudini di consumo dei consumatori norvegesi, che preferiscono sempre più la convenienza e il valore offerti dal formato bag-in-box.
I vini bag-in-box hanno da tempo una forte presenza sul mercato norvegese, apprezzati per la loro praticità, soprattutto in un Paese in cui gli alcolici sono fortemente regolamentati e tassati. I volumi più grandi di questo formato, uniti alla capacità di mantenere il vino fresco per periodi più lunghi una volta aperto, lo rendono un'opzione interessante sia per le famiglie che per i consumatori occasionali. Poiché i consumatori di vino in Norvegia sono sempre più attenti ai costi e alla sostenibilità, la riduzione dei rifiuti da imballaggio associata ai vini bag-in-box può essere un altro fattore che guida questa tendenza.
Mentre i vini BIB continuano a prosperare, le importazioni di vino sfuso, spesso utilizzate per l'imbottigliamento locale, hanno registrato un netto calo nella prima metà del 2024. Il vino sfuso, che di solito rappresenta un'opzione conveniente per i rivenditori e i produttori, ha avuto difficoltà in quanto le preferenze dei consumatori norvegesi si sono spostate verso vini confezionati di qualità superiore, compresi i vini BIB e quelli imbottigliati. Le ragioni alla base del calo delle importazioni di vino sfuso potrebbero essere molteplici: una risposta ai cambiamenti della domanda interna, un'evoluzione delle strategie di vendita al dettaglio del vino o un adeguamento della gestione della catena di approvvigionamento, in quanto i produttori si concentrano su prodotti a più alto margine.
Il calo delle importazioni di vino sfuso contrasta nettamente con l'interesse sostenuto per i formati di vino confezionato. I consumatori norvegesi hanno mostrato una netta preferenza per i vini che arrivano pronti per il consumo, in particolare quelli in formati che offrono praticità, come i vini BIB. Questo cambiamento potrebbe anche riflettere una tendenza globale più ampia, in cui la premiumization - il passaggio a prodotti di qualità superiore - sta influenzando anche i mercati tradizionalmente più inclini a strategie di acquisto basate sul volume.
Diversi fattori potrebbero spiegare la riduzione dell'8% delle importazioni di vino norvegese nella prima metà del 2024. In primo luogo, i livelli record di importazioni del 2023 potrebbero aver portato a un'inevitabile correzione. Dopo un livello di base così elevato, una diminuzione delle importazioni nel 2024 potrebbe essere un naturale aggiustamento del mercato, in particolare quando l'economia norvegese si adatta alle fluttuazioni delle condizioni globali.
Anche l'incertezza economica, determinata dalle pressioni inflazionistiche e dagli aumenti dei tassi di interesse, potrebbe aver influito sulla spesa dei consumatori. L'alcol, in particolare il vino importato, è pesantemente tassato in Norvegia, il che lo rende un lusso che i consumatori potrebbero ridurre in periodi di ristrettezze economiche. Inoltre, le normative norvegesi sulla vendita di alcolici, come i negozi statali Vinmonopolet, impongono già limiti severi su quando e dove è possibile acquistare alcolici, aggravando potenzialmente gli effetti della riduzione della spesa dei consumatori.
Inoltre, l'evoluzione delle preferenze dei consumatori potrebbe giocare un ruolo importante. Se da un lato la crescita dei vini bag-in-box dimostra che alcuni segmenti del mercato sono fiorenti, dall'altro si assiste a un più ampio cambiamento nelle abitudini di consumo delle generazioni più giovani. I consumatori Millennials e Gen Z tendono a bere meno alcolici rispetto alle generazioni precedenti, e questo cambiamento dinamico potrebbe contribuire al calo delle importazioni di vino.
Sebbene il calo delle importazioni di vino possa destare preoccupazione in alcuni operatori del settore, la continua crescita dei vini bag-in-box offre un lato positivo. Il successo di questo formato sottolinea il potenziale di innovazione e adattamento del mercato norvegese, in particolare quando i consumatori cercano valore, convenienza e sostenibilità. I produttori e gli importatori che sfruttano queste tendenze continueranno probabilmente a prosperare, anche se il mercato del vino in generale deve affrontare delle sfide.
Resta da vedere come si svilupperà il resto del 2024. La seconda metà dell'anno, con le sue numerose festività e ricorrenze, è tradizionalmente un periodo di maggiori vendite di vino. Se le condizioni economiche si stabilizzassero e la fiducia dei consumatori si ristabilisse, potrebbe esserci una ripresa delle importazioni di vino, anche se le cifre dell'anno rimarranno al di sotto dei livelli record del 2023.
In definitiva, anche se la prima metà del 2024 è stata difficile per le importazioni di vino in Norvegia, il mercato è tutt'altro che stagnante. Con l'evoluzione delle tendenze in materia di packaging, consumo e prezzi, il mercato norvegese del vino probabilmente si adeguerà di conseguenza, offrendo sfide e opportunità sia ai produttori che agli importatori.
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