Nuovi studi economici rivelano come le lacune informative influenzino l'industria vinicola mondiale

15-12-2025

Una nuova ricerca mette in evidenza come il branding e le valutazioni incoerenti dei vini influenzino i prezzi e i profitti nei mercati vinicoli globali

I ricercatori dell'Associazione di Economia Agricola e Applicata (AAEA) presenteranno nuovi risultati sui mercati del vino all'incontro annuale ASSA 2026 di Philadelphia. La sessione, intitolata "Asymmetric Information and Organizational Forms in Wine Markets" (Informazioni asimmetriche e forme organizzative nei mercati del vino), è prevista per domenica 4 gennaio 2026, dalle 12:30 alle 14:15, presso il Marriott Philadelphia Downtown. Tre membri dell'AAEA discuteranno i loro recenti studi su come le lacune informative e le strutture organizzative influenzano l'industria del vino.

Gianni De Nicolò della Johns Hopkins University presenterà una ricerca sull'affidabilità delle valutazioni dei concorsi vinicoli. La sua analisi evidenzia due principali fonti di incertezza: il rischio di valutazione, che deriva dalle differenze nell'assegnazione delle giurie e nell'aggregazione dei punteggi all'interno dei concorsi, e il rischio di competizione, che deriva da standard incoerenti tra i diversi eventi. De Nicolò propone un sistema di valutazione standardizzato che normalizza i punteggi dei giudici e raggruppa i vini in classi di qualità statisticamente significative. Utilizzando i dati di un concorso enologico reale, dimostra che questo approccio riduce la varianza dei punteggi e porta a risultati più stabili. Lo studio utilizza anche un modello di certificatori intermedi per dimostrare che protocolli di valutazione incoerenti tra i vari concorsi riducono il valore delle medaglie sia per i consumatori che per i produttori. Secondo De Nicolò, la standardizzazione dei sistemi di valutazione migliorerebbe la credibilità dei premi, abbasserebbe i costi di ricerca dei consumatori e aiuterebbe i produttori a prendere decisioni più efficienti su quali concorsi partecipare.

Angelo Zago dell'Università di Verona presenterà il suo lavoro sulla performance finanziaria delle cooperative vinicole. Il modello teorico di Zago considera le cooperative come imprese integrate verticalmente che gestiscono sia la produzione di uva da parte dei soci sia la vinificazione da parte della cooperativa stessa. La ricerca suddivide la redditività in queste due fasi e utilizza i dati di cooperative vinicole italiane e spagnole per verificare le previsioni del modello. I dati dell'indagine rivelano inoltre come vengono distribuiti i profitti tra i coltivatori di uva e le operazioni di vinificazione della cooperativa. Zago scopre che le cooperative gestite da amministratori professionisti tendono a concentrarsi sulla massimizzazione dei profitti nella vinificazione, mentre quelle controllate dai soci coltivatori danno priorità ai profitti dei singoli produttori di uva.

Omer Gokcekus della Seton Hall University parlerà della sua indagine sugli sforzi della Rioja Alavesa per ottenere una Denominazione di Origine Calificata (DOC) separata. Lo studio esamina se questa mossa sia motivata da fattori economici o politici. Analizzando i contenuti ed eseguendo modelli di regressione basati sulle valutazioni di Wine Spectator e Tim Atkin, Gokcekus scopre che i vini Rioja Alavesa hanno un sovrapprezzo del 16,1% rispetto agli altri vini Rioja. Tuttavia, non c'è una differenza significativa nelle valutazioni della qualità tra i Rioja Alavesa e gli altri vini Rioja, il che suggerisce che sono il branding e la percezione dei consumatori a determinare i prezzi più alti piuttosto che le differenze intrinseche di qualità. La ricerca rileva inoltre che le aziende vinicole della Rioja Alavesa sono generalmente più piccole e meno dipendenti dalle classificazioni basate sull'invecchiamento, il che potrebbe metterle in una posizione di svantaggio nell'ambito delle normative attuali. Questi risultati supportano una motivazione economica per la ricerca di una DOC separata, ma riconoscono anche le sfide politiche da affrontare.

L'AAEA è stata fondata nel 1910 e conta oltre 2.500 membri in tutto il mondo che lavorano in ambito accademico, governativo, industriale e in organizzazioni no-profit. L'associazione pubblica diverse riviste e fornisce risorse per la ricerca in agricoltura, alimentazione, salute, ambiente e sviluppo internazionale. I media interessati a partecipare alla riunione dell'ASSA o a saperne di più su queste presentazioni possono contattare i rappresentanti dell'AAEA per ottenere le credenziali stampa.