17-12-2025
Il Consorzio di Tutela vini DOC Sicilia ha registrato una forte performance per il 2025, chiudendo l'anno con risultati positivi sia nella produzione che nella presenza sul mercato internazionale. L'organizzazione, che rappresenta più di 7.000 viticoltori e circa 500 imbottigliatori in tutta la Sicilia, ha concentrato i propri sforzi sulla promozione dei vitigni autoctoni e sulla valorizzazione della reputazione dell'isola in termini di qualità, sostenibilità e tradizione.
Dopo due vendemmie difficili, l'annata 2025 ha segnato il ritorno a livelli di produzione più regolari. Secondo Camillo Pugliesi, direttore del Consorzio DOC Sicilia, sono stati prodotti circa 3 milioni di ettolitri di vino da 97.000 ettari di vigneti. Questa ripresa colloca la Sicilia tra le principali regioni vinicole italiane e ne evidenzia la capacità di bilanciare la biodiversità con una produzione di alta qualità.
Sul fronte internazionale, l'andamento del mercato è stato diverso a seconda delle regioni. Gli Stati Uniti sono rimasti stabili per i vini siciliani, nonostante le continue sfide della politica commerciale. Tuttavia, i mercati asiatici hanno registrato una crescita significativa della domanda di vini DOC Sicilia. In risposta, il Consorzio ha aumentato le attività promozionali e gli sforzi di comunicazione in Asia per rafforzare la propria posizione e raggiungere nuovi consumatori.
I vini bianchi siciliani hanno avuto particolare successo nel 2025. Il Grillo e il Lucido (noto anche come Catarratto) hanno guidato le vendite, con il Lucido che copre 29.000 ettari e che è la varietà di uva bianca più diffusa nell'isola. La sua adattabilità consente ai produttori di creare una gamma di vini, da quelli freschi e di facile beva ai bianchi più strutturati e adatti all'invecchiamento, oltre a basi spumantizzate di alta qualità. Il progetto "Vista Lucido", recentemente completato, ha dimostrato questa versatilità.
La ricerca sui vitigni autoctoni della Sicilia è proseguita nel corso dell'anno. I progetti di micro-vinificazione nel 2025 hanno identificato sette-otto biotipi di particolare interesse tra le oltre 70 varietà autoctone presenti sull'isola. Si prevede che queste scoperte arricchiranno ulteriormente il variegato panorama vitivinicolo siciliano nei prossimi anni.
In vista del 2026, il Consorzio intende lanciare nuove iniziative di comunicazione e promozione. La partecipazione al Vinitaly, una delle più importanti fiere del vino in Italia, sarà un evento chiave. Altre attività saranno rivolte sia agli operatori del settore che ai consumatori attraverso eventi dedicati in Italia e all'estero. L'obiettivo è quello di presentare la Sicilia come una regione vinicola unica che unisce territorio, cultura e stile di produzione.
Il Consorzio DOC Sicilia supervisiona un sistema che produce oltre 80 milioni di bottiglie all'anno. Il suo approccio coordinato ha contribuito a rafforzare la reputazione globale dei vini siciliani, posizionandoli come espressioni moderne di una regione con profonde radici storiche. Con la crescita dell'interesse internazionale, in particolare in Asia, l'organizzazione continua a investire nella ricerca, nella promozione e nel miglioramento della qualità per mantenere lo slancio anche nel prossimo anno.
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