15-12-2025
La Francia ha chiesto il rinvio della firma dell'accordo commerciale tra l'Unione Europea e il Mercosur, prevista per il 20 dicembre in Brasile. Il governo francese chiede più tempo per continuare i negoziati su quelle che definisce protezioni "legittime" per l'agricoltura europea. Il primo ministro Sébastien Lecornu ha reso pubblica la richiesta domenica, pochi giorni prima che i capi di Stato e di governo dell'UE si riuniscano a Bruxelles per l'ultimo vertice dell'anno.
Lecornu ha dichiarato che, con l'avvicinarsi del vertice del Mercosur, "è chiaro che non ci sono le condizioni perché il Consiglio dell'UE possa votare l'autorizzazione alla firma dell'accordo". Ha sottolineato che la Francia può prendere una decisione definitiva solo sulla base di "elementi concreti, precisi e operativi, non solo annunci". Per questo motivo, la Francia chiede un rinvio della scadenza di dicembre, in modo da poter continuare i negoziati e garantire misure di protezione per l'agricoltura europea.
La richiesta di un rinvio arriva in un momento di crescente agitazione degli agricoltori francesi. Molti protestano contro le norme che impongono l'abbattimento di intere mandrie di bovini se viene rilevato un caso di dermatite nodulare contagiosa. Gli agricoltori hanno anche espresso una forte opposizione all'accordo di libero scambio UE-Mercosur, temendo un afflusso di prodotti sudamericani più economici, prodotti secondo standard meno severi di quelli europei.
Pur riconoscendo che la Commissione europea ha ascoltato le preoccupazioni della Francia e di altri Paesi dell'UE e ha proposto misure di salvaguardia, Lecornu ha affermato che tali misure rimangono incomplete. Ha insistito sul fatto che devono essere finalizzate e attuate efficacemente prima che la Francia possa valutarne appieno l'impatto.
I negoziati sull'accordo UE-Mercosur, che coinvolge Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, sono in corso da oltre 25 anni. A ottobre, la Commissione europea ha presentato una proposta di misure di salvaguardia agricola per integrare l'accordo commerciale. Tuttavia, la Francia ha posto tre condizioni principali per la sua approvazione: clausole di salvaguardia solide e operative (che saranno votate dal Parlamento europeo questa settimana), misure simili per proteggere i consumatori e garantire una concorrenza leale applicando standard uguali ai prodotti importati e a quelli europei, e controlli rigorosi sulle importazioni.
Da quando i colloqui si sono conclusi a Montevideo nel dicembre 2024, la Francia ha sostenuto che l'attuale versione dell'accordo è inaccettabile. Lecornu ha ribadito che l'agricoltura e la protezione dei consumatori non possono essere usate come merce di scambio nei negoziati commerciali.
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Presidente del Consiglio europeo António Costa avevano previsto di recarsi in Brasile il 20 dicembre per la cerimonia di firma, in attesa dell'approvazione del Parlamento europeo e di tutti i 27 Stati membri.
Al di là di questo accordo specifico, la Francia continua a difendere i propri interessi agricoli nell'ambito della più ampia politica dell'UE. Lecornu ha dichiarato che il suo governo è impegnato a garantire che le risorse stanziate nell'ambito della prossima Politica Agricola Comune (PAC) per il periodo 2028-2034 siano all'altezza delle ambizioni della Francia in materia di sovranità agricola e sicurezza alimentare. Ha sottolineato che la Francia si opporrà a qualsiasi iniziativa di rinazionalizzazione della politica agricola o di riduzione dei finanziamenti.
Lecornu ha anche evidenziato le preoccupazioni per il mantenimento di una concorrenza equa per gli agricoltori francesi, compreso l'accesso a fertilizzanti a prezzi accessibili e la protezione contro la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio. Ha affermato che l'amministrazione del Presidente Emmanuel Macron continuerà a spingere per una PAC forte sia in Francia che in tutta Europa, per garantire condizioni di produzione eque, sicurezza alimentare e sovranità agricola. Secondo Lecornu, "la Francia non comprometterà il suo status di grande potenza agricola: questa è una priorità strategica".
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