L'Irlanda rinvia le avvertenze sanitarie sull'alcol al 2028, passando a un approccio di etichettatura a livello europeo

10-12-2025

La mossa segue le preoccupazioni del commercio e le pressioni italiane, segnalando una nuova spinta per l'unificazione degli standard europei sulla regolamentazione degli alcolici

Il governo irlandese ha deciso di riconsiderare il progetto di introdurre avvertenze sanitarie sulle bottiglie di vino, birra e alcolici. La decisione è stata confermata dal Ministro dell'Agricoltura irlandese, Martin Heydon, nel corso di recenti discussioni europee. Il piano originario prevedeva l'obbligo di apporre avvertenze sanitarie sulle bevande alcoliche a partire dal 2026. Tuttavia, il governo ha posticipato la misura di due anni, spostando la data di inizio potenziale al 2028. Il ritardo è stato in parte dovuto alle preoccupazioni per le possibili tensioni commerciali, soprattutto con gli Stati Uniti, dopo l'imposizione di tariffe da parte dell'ex presidente Donald Trump.

In occasione di una riunione del Consiglio europeo dell'agricoltura e della pesca (Agrifish), il ministro Heydon ha annunciato che l'Irlanda lavorerà d'ora in poi all'interno di un quadro comune europeo piuttosto che perseguire un approccio nazionale. Questo cambiamento significa che qualsiasi nuovo regolamento sull'etichettatura degli alcolici sarà sviluppato in coordinamento con gli altri Stati membri dell'Unione Europea. L'associazione professionale italiana Federvini ha accolto con favore questa mossa, definendola un segnale forte sia per il settore che per il mercato unico.

L'Italia ha svolto un ruolo significativo nell'influenzare il cambio di rotta dell'Irlanda. Il Ministro italiano dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha dichiarato sui social media che il suo omologo irlandese aveva confermato l'intenzione dell'Irlanda di collaborare con l'Italia e altri partner europei per rivedere le norme nazionali sull'etichettatura degli alcolici. Lollobrigida ha dichiarato che questo segna un allontanamento dalle posizioni unilaterali che l'Italia aveva precedentemente contestato. Ha inoltre invitato il Ministro Heydon a partecipare al Vinitaly, un importante evento vinicolo che si terrà a Verona nel 2026.

Giacomo Ponti, presidente di Federvini, ha descritto questo sviluppo come un passo importante per coloro che sostengono un modello normativo equilibrato basato sull'evidenza scientifica. Ha sottolineato la necessità di tutelare i consumatori, salvaguardando al contempo la qualità dei prodotti e il valore delle filiere.

Le avvertenze sanitarie proposte dall'Irlanda erano state controverse all'interno dell'UE perché avrebbero stabilito un legame diretto tra il consumo di alcol e i tumori mortali. I critici hanno sostenuto che tali avvertenze potrebbero disturbare la libera circolazione delle merci all'interno dell'Unione europea e creare un precedente per le normative nazionali che differiscono dagli standard dell'UE.

La decisione dell'Irlanda di sospendere il suo piano nazionale e di cercare un approccio europeo comune riflette i dibattiti in corso sulla salute pubblica, la politica commerciale e la coerenza normativa tra gli Stati membri. L'esito di queste discussioni probabilmente influenzerà le modalità di etichettatura delle bevande alcoliche in tutta Europa nei prossimi anni.