L'UE aumenta gli aiuti al settore vinicolo all'80%, mentre si prevede un calo dei consumi dell'1% annuo

09-12-2025

Le nuove misure mirano all'adattamento al clima, alla gestione delle eccedenze e all'innovazione, mentre il vino europeo affronta il calo della domanda e la concorrenza globale

I legislatori europei e gli Stati membri hanno raggiunto un accordo su un nuovo piano di aiuti per il settore vinicolo, che dovrebbe entrare in vigore nelle prossime settimane. La Commissione europea ha annunciato questo piano per la prima volta alla fine di marzo, in risposta a una crisi che ha scosso il settore. Negli ultimi anni i produttori di vino europei hanno dovuto affrontare diverse sfide, tra cui il cambiamento climatico, il calo del consumo di alcolici in Europa e le tariffe imposte dagli Stati Uniti.

Le nuove misure daranno agli Stati membri maggiore flessibilità nella gestione delle eccedenze produttive. Una disposizione chiave consente ai Paesi di utilizzare i fondi europei per finanziare le operazioni di sradicamento dei vigneti, con l'obiettivo di prevenire l'eccesso di offerta e mantenere la stabilità del mercato. L'europarlamentare spagnola Esther Herranz García, che ha riferito dell'accordo, ha dichiarato che questi strumenti sono stati concepiti per aiutare il settore a gestire la profonda crisi che sta attraversando. Il piano include opzioni per regolare l'offerta in base alla domanda e per sostenere le misure di crisi con i finanziamenti dell'UE.

Per affrontare le sfide legate al clima, l'Unione Europea aumenterà il tetto del sostegno finanziario dal 50% all'80% degli investimenti necessari per adattare i vigneti ai cambiamenti climatici. Questo aumento ha lo scopo di aiutare i coltivatori a implementare nuove tecniche e tecnologie in grado di mitigare gli effetti di eventi meteorologici estremi.

L'accordo affronta anche il tema dell'evoluzione delle abitudini dei consumatori. La Commissione europea incoraggia l'innovazione nella produzione del vino, compreso lo sviluppo di vini senza alcol. Verrà introdotto un sistema di etichettatura armonizzato: i prodotti con meno dello 0,05% di alcol in volume potranno essere etichettati come "senza alcol" con l'indicazione "0,0%". I vini con un contenuto alcolico pari o superiore allo 0,5%, ma inferiore di almeno il 30% rispetto alla categoria originale prima della dealcolizzazione, dovranno essere etichettati come "a ridotto contenuto alcolico".

Bruxelles sta anche promuovendo prodotti aromatizzati a base di vino rosé e prevede di aumentare il sostegno al turismo del vino negli Stati membri. Con circa il 60% della produzione mondiale di vino, l'Unione Europea rimane il principale produttore, consumatore ed esportatore di vino al mondo.

Recenti rapporti dell'UE prevedono una costante diminuzione del consumo di vino in Europa, stimando un calo di circa l'1% all'anno a causa dei cambiamenti nello stile di vita. Entro il 2035, il consumo medio annuo dovrebbe scendere a 19,8 litri a persona, rispetto ai 22,3 litri del periodo 2020-2024.

La questione dei dazi statunitensi sui vini e gli alcolici europei rimane irrisolta. Bruxelles prosegue i negoziati nella speranza di ottenere un'esenzione per i produttori europei, ma non ha ancora raggiunto un accordo con Washington. Il nuovo piano di aiuti mira a fornire un sollievo immediato, mentre si cercano soluzioni a lungo termine per le barriere commerciali e i cambiamenti strutturali del settore.