La FDA propone etichette nutrizionali sul fronte della confezione per combattere le malattie croniche

22-01-2025

Le aziende hanno tre o quattro anni per conformarsi ai nuovi requisiti di etichettatura.

La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha proposto un piano per l'introduzione di etichette nutrizionali sulla parte anteriore della confezione di alimenti e bevande confezionati. L'iniziativa mira ad aiutare i consumatori a individuare le opzioni più salutari, nell'ambito di un più ampio sforzo del governo statunitense per combattere malattie croniche come il diabete, le cardiopatie e il cancro, che sono le principali cause di morte e disabilità nel Paese.

La proposta, annunciata il 14 gennaio, delinea un sistema che classifica i livelli di grassi saturi, sodio e zuccheri aggiunti nei prodotti come "basso", "medio" o "alto". L'etichetta assomiglierebbe all'attuale pannello Nutrition Facts presente sulle confezioni e si applicherebbe alla maggior parte degli alimenti e delle bevande confezionati. Se approvata, le aziende con un fatturato annuo superiore a 10 milioni di dollari avranno tre anni di tempo per adeguarsi, mentre le aziende più piccole avranno a disposizione quattro anni. Il periodo di commento pubblico per questa proposta è aperto fino al 16 maggio.

Il commissario della FDA Robert Califf ha sottolineato l'importanza di questa misura, affermando che le malattie croniche legate all'alimentazione colpiscono milioni di americani. Ha osservato che la proposta mira a rendere più facile per i consumatori prendere decisioni informate in modo rapido e pratico, contribuendo a migliorare la salute pubblica.

La proposta presenta sfide logistiche per i produttori. Jennifer Hatcher, rappresentante dell'Associazione dell'industria alimentare (FMI), ha sottolineato che l'obbligo di apporre l'etichetta nel terzo superiore del fronte della confezione richiederebbe la riprogettazione di molte confezioni di prodotti. Questa riprogettazione potrebbe spostare informazioni essenziali, come le date di scadenza, e imporre costi significativi ai produttori. Hatcher ha sostenuto che questi cambiamenti richiederebbero investimenti sostanziali con benefici potenzialmente limitati per la salute pubblica.

Al contrario, Peter Lurie, presidente del Center for Science in the Public Interest, un'organizzazione no-profit statunitense, ha definito la misura "attesa da tempo". Lurie ha affermato che l'iniziativa potrebbe influenzare le scelte dei consumatori, incoraggiare le aziende a creare prodotti più sani e ridurre malattie prevenibili come il diabete di tipo 2 e le patologie cardiache. Ha inoltre suggerito alla FDA di prendere in considerazione le prove internazionali a sostegno di sistemi simili già in vigore nei Paesi del Sud America.

La FDA ha fatto riferimento a studi che dimostrano che molti prodotti ultra-lavorati negli Stati Uniti contengono alti livelli di grassi saturi, sodio e zuccheri aggiunti, che sono collegati allo sviluppo di varie malattie croniche.